L’amministrazione comunale di Villafranca sembra non possa godere di un momento di pace, dopo la chiusura della querelle sui possibili disguidi dell’ufficio elettorale ed il fallimentare ricorso al tribunale del TAR, da parte del capolista PD Mario Guastalli, ecco sputare nuove problematiche legate al saldo di alcuni pagamenti rivolti alla Società della Salute. Attraverso un comunicato stampa, il riconfermato team di amministratori villafranchesi replica così alla nuova controversia burocratica:” A meno di due settimane dall’esito del ricorso che ha confermato la bontà del risultato elettorale e il pieno diritto-dovere di Villafranca Libera ad amministrare questo Comune, inaspettatamente viene anticipato il Natale ai villafranchesi. Dopo un incontro avvenuto ad Aulla nella sede della Società della Salute circa quindici giorni or sono, al termine del quale le parti si erano ripromesse di risentirsi in tempi brevi per definire bonariamente i contenuti di un accordo circa il rientro dei crediti vantati dalla controllata Asl nei confronti del Comune di Villafranca, con procedura del tutto irrituale ed evidentemente politica, la Società della Salute ha recapitato al protocollo dell’ente villafranchese una richiesta preconfezionata e già ultimativa di adesione ad un piano di rientro, assolutamente non concordato ed oggettivamente insostenibile per le finanze già precarie del Comune, pena un esposto alla Corte dei Conti.Da oltre due anni il Comune di Villafranca non paga la Società della Salute. Con precedenti amministrazioni di altro colore politico non ci risultano protocollati simili atti intimidatori dal vago sapore persecutorio e al contempo ci domandiamo quale sarebbe stato il comportamento della Società della Salute se le elezioni avessero avuto un risultato diverso. Posta la situazione di pre- dissesto finanziario ormai acclarata del Comune, che, tra l’altro, avendo violato il patto di stabilità, non potrebbe neppure farsi carico dei servizi erogati dalla Sds, ci stupisce l’assoluta mancanza di sensibilità istituzionale mostrataci. Tale scelta politica ci appare incomprensibile e forse può accontentare qualche nostro avversario che auspica la distruzione di Villafranca. Premesso che è nostra intenzione pagare quanto dovuto, naturalmente dopo un confronto che si spera democratico ed imparziale, a ben guardare i bilanci della Società della Salute si comprende come se anche il nostro Comune avesse onorato totalmente il proprio debito e gli altri Comuni avessero fatto altrettanto, rimarrebbero comunque aperti nel bilancio della Sds debiti verso fornitori per importi oltre ogni soglia sostenibile. Anzichè prevedere un ulteriore aumento della quota pro- capite che ciascun lunigianese paga per servizi tutti da verificare, che ricordiamo essere di circa 45 euro a persona, e recapitare inaudite intimazioni ad altri enti istituzionali, sarebbe forse meglio che la SDS operasse la più ampia razionalizzazione possibile delle proprie risorse, onde contenere costi che appaiono esorbitanti: basti ricordare a questo proposito gli esecrabili premi produzione a dirigenti, magari approvati dagli stessi dirigenti, a fronte di tagli lineari che hanno colpito solo i comuni cittadini. Non è con i “diktat” che la Società della Salute può pensare di poter trattare con altri organi istituzionali: evidentemente paghiamo il nostro essere uomini liberi!”.