Esattamente 100 anni fa Einstein elaborò una sua equazione, che sviluppata da lui stesso, divenne quella che è nota oggi come Equazione di Campo, che poi estese e pubblicò nell’anno successivo nel volume noto come “Teoria della Relatività Generale”.
In questo testo avveniva una rivoluzione delle concezioni fisiche del cosmo: la gravità non era più una forza di attrazione fra due corpi, ma un effetto della curvatura dello spazio-tempo. Con conseguenze su cui si sarebbe sbizzarrita non solo la scienza negli anni a venire (descrizione della fisica dei buchi neri, possibilità di universi paralleli e di ponti spazio-temporali fra gli universi, ecc.) . Questa settimana l’appuntamento di venerdì 6 novembre, ore 21,15, presso il Planetario comunale “A. Masani” di via Bassagrande, a Marina di Carrara, partirà dal tema “Relatività ed astronomia 100 anni dopo”. Forse non tutti sanno che fu proprio una osservazione astronomica (durante un’eclisse di Sole il 29 maggio 1919) a fornire una prima decisiva prova che le ipotesi di Einstein, che come detto rivoluzionavano in gran parte concetti comuni quali quello di spazio o di tempo, erano verificate nella realtà e che quindi la fisica andava in buona parte riscritta od aggiornata.
Nell’incontro verranno spiegati i concetti base della Relatività Generale, con particolare riferimento ai fenomeni astronomici. Si devono, infatti, alle teorie di Einstein la spiegazione di fenomeni quali i buchi neri, il progressivo modificarsi delle orbite planetarie, le lenti gravitazionali, le anomalie osservate in alcune galassie. Terminata questa prima parte teorica, si passerà poi ad osservare il cielo come appare sotto la cupola del planetario, per terminare, se il meteo dovesse permetterlo, col consueto e gradito appuntamento a “cielo aperto” con l’osservazione diretta nel cielo, ad occhio nudo ed al telescopio, delle costellazioni e degli oggetti astronomici visibili in questo periodo.
Per ulteriori informazioni sugli altri incontri e sulle attività del Planetario, nonché per la segnalazione della propria partecipazione (utile a programmare la serata) si ricordano i recapiti: segreteria telefonica e sms 333/1731533, e la mail del planetario: planetario@comune.carrara.ms.it
Nell’immagine: Einstein nel 1931, mentre osserva col telescopio di Monte Wilson (all’epoca il più grande strumento astronomico del mondo). Sullo sfondo (con la sua immancabile pipa) Edwin Hubble. Grazie alle osservazioni fatte con tale strumento ed al contributo essenziale, osservativo e di calcolo, di Milton Humason (molto meno ricordato – forse perché di umile origini; era infatti entrato nello staff dell’osservatorio senza alcun titolo scolastico, partendo dapprima come mulattiere per trasportare i materiali di costruzione, poi come semplice custode) Hubble aveva scoperto 2 anni prima la legge che afferma che tutte le galassie si stanno allontanando dalla nostra, con velocità proporzionale alla distanza;la cosiddetta legge di Hubble (o, meglio sarebbe, di Hubble-Humason, appunto), da cui scaturirà di lì a poco l’ipotesi del Big Bang, che inizialmente non piacque per nulla ad Einstein che elaborò addirittura una teoria alternativa, ritrovata recentemente fra i suoi appunti del 1931.