Lo stabilimento termale di Equi, fiore all’occhiello del turismo fivizzanese, torna nuovamente a far parlare di se dopo le molteplici vicende finanziare che hanno portato all’attuale stato di liquidazione della società amministratrice Terme di Equi S.p.A., partecipata al 47% dallo stesso ente comunale. Durante l’ultimo consiglio, svoltosi in data 30/01/2015, si è creata una forte controversia tra l’opposizione rappresentata da Giuliano Novelli, leader di “Uniti Per Vincere”, e la giunta riguardo la lettura di determinati atti che sottolineano l’intenzione, da parte di quest’ultima, di formulare un’offerta di acquisto dell’intera struttura, tramite uno specifico piano industriale. L’attuazione di tale progetto è stata affidata ai Dott.ri Emiliano Dominici e Lucio Boggi, ma è proprio il nome quest’ultimo a creare forti dubbi all’esponente della Lega nord, che ha diffuso un comunicato in cui esprime tutte le sue perplessità: “Il dottor Boggi è amministratore e titolare della ditta Aleph, che esegue escavazioni presso alcune cave situate nel Monte Sagro, ed è altrettanto noto alla stampa locale per il sequestro di un sito di scavo che gli è valso un provvedimento giudiziario per mancata esecuzione dolosa. Nella mia vita- prosegue il consigliere Novelli- ho sempre tenuto una posizione garantista secondo la quale un avviso di garanzia o un rinvio a giudizio non sono una condanna, questo sia riguardo alla mia parte politica e sia rispetto a quella avversa, dunque, anche in questo caso, aspetterò l’ultimo grado di giudizio per esprimere la mia opinione. Tutta via non posso fare a meno di chiedermi: è opportuno che il dott. Boggi, implicato in una causa che coinvolge la stessa Amministrazione Comunale per aver rilasciato le autorizzazioni di scavo alla sopracitata azienda, sia nel pool di professionisti che deve portare avanti la delicata acquisizione del complesso Termale (già acquisito dal Comune di Fivizzano una prima volta dai precedenti proprietari)? Non sarebbe un gesto apprezzabile se il dott. Boggi rinunciasse all’incarico? In caso contrario non sarebbe opportuno che la giunta ritirasse il mandato di affido dell’incarico e lo riassegnasse a un altro professionista del settore? Non vorrei comunque che questa mia richiesta fosse strumentalizzata e utilizzata come pretesto per dire che mi oppongo all’apertura delle Terme nel 2015, difatti, sono favorevole al loro salvataggio ed alla prosecuzione dell’attività, per poter continuare a far vivere la Valle del Lucido e per le ricadute sociali, economiche e di immagine che subirebbe in caso di un’ eventuale chiusura. Nonostante ciò– conclude – presenterò ugualmente, al prossimo consiglio comunale una mozione per chiedere alla giunta la possibilità, date le motivazioni sopra esposte, di revocare l’incarico di predisposizione del piano concordatario e del piano industriale al Dott. Lucio Boggi”.