Il buco che persiste da oltre 10 giorni nel nuovo asfalto di Via Ascoli a Marina di Massa rivela come si effettuano le opere di manutenzione straordinaria delle strade del comune di Massa.
Per sistemare due radici che provocavano una lieve sconnessione del manto stradale, l’amministrazione ha pensato bene di rifare totalmente una lingua di asfalto con la scusa che Marina di Massa è una località turistica e non si poteva offrire un quadro dissestato delle strade all’interno del nucleo abitato.
Due giorni dopo il termine dell’intervento, alcuni operai hanno proceduto a distruggere ciò che era stato fatto per sostituire una pompa della sottostante fognatura.
Terminati questi nuovi lavori, dopo poco tempo, si è aperto nel manto stradale un piccolo foro che adesso, ingrandendosi, mette in evidenza come sotto l’asfalto ci sia il vuoto.
Giustamente, essendo in zona turistica, non è che si è provveduto a riparare il danno e a mettere in sicurezza l’asfalto, ma i solerti comunali hanno solo messo una transenna rimovibile che attira maggiormente l’attenzione sul piccolo cratere.
Questo episodio fornisce lo spunto per sottolineare come in commissione lavori pubblici, noi di Italia Unica, abbiamo detto all’assessore Uilian Berti che i 400.000 euro messi a bilancio per la manutenzione delle strade (così come gli altri soldi appostati nel piano triennale delle opere) trovavano una giustificazione qualora ci fosse stato esibito un cronoprogramma dei lavori tale da dimostrare che la cifra iscritta a capitolo non era solo indicativa, ma aveva una sua correlazione con interventi previsti e stimati.
Quel cronoprogramma non è mai arrivato. Non esiste.
In buona sostanza l’amministrazione opera la sua politica di manutenzione delle strade non in virtù delle reali esigenze, ma a seconda delle necessità che si prospettano di volta in volta. Ovviamente fino a quando non si arriverà a dire che non ci sono più soldi.
Il manto stradale cittadino è diffusamente devastato a causa degli interventi per la posa della fibra ottica. Opere che prevedono, a carico della ditta che effettua i lavori, di ripristinare il manto stradale in condizioni originarie.
Invece ci accorgiamo che sono state apposte toppe temporanee, ma l’asfalto presenta ovunque forti criticità.
Ci sono strade che hanno visto terminare i lavori di posa della fibra ottica oltre un anno fa, e ad oggi sono in condizioni pietose nonostante siano altamente trafficate (sicuramente più di quella di Marina di Massa), ma né il comune ha provveduto direttamente, né ha sollecitato la ditta, come previsto da contratto, ad effettuare i lavori.
Ci si chiede quale sia la programmazione degli interventi e con quali criteri si effettuano le scelte sui luoghi cui destinarli.
Intanto i problemi permangono e, come si è potuto constatare, in alcuni casi peggiorano.
Sicuramente fare una stima delle richieste danni che giungono al comune per la situazione delle strade dimostrerebbe che le cifre sono ben superiori alla realizzazione di un intervento risolutore.
Il capogruppo di Italia Unica
Stefano Caruso