Si avvicinano le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale, e QuotidianoApuano continua il suo giro di interviste ai candidati. Questa volta è il turno di Erika Moscatelli, giovane della Lunigiana che corre per la Lega Nord.
Lei è una delle poche candidate femminili in corsa per questa campagna elettorale ad essere anche residente in Lunigiana. Come si prospetta questo suo cammino politico, vivendo in prima persona le difficoltà che caratterizzano questa zona dell’alta Toscana?
Sicuramente un cammino in salita, c’è molto, anzi troppo da fare per un territorio abbandonato ormai da tempo, trascurato non soltanto dalle istituzione ma anche da noi cittadini che in questa zona ci viviamo quotidianamente. Purtroppo abbiamo perso il senso di appartenenza, che ci darebbe il giusto stimolo per combattere per qualcosa in cui crediamo e amiamo. Io parlo, per mia esperienza personale, da cittadina e non certo da esponente di un partito politico. In tutti questi anni non mi sono mai interessata alla politica, sia nazionale che locale, perché ho sempre pensato che fosse compito di altri, ed è proprio questo l’errore, demandare agli altri cose di cui invece dobbiamo occuparci in prima persona, non posso neanche dire di essere stata una spettatrice perché non ho neanche mai osservato quello che stava succedendo fin quando un bel giorno ci si sveglia e si vede che, con la nostra NON CONSIDERAZIONE, ci siamo fatti portare via tutto lentamente, un pezzetto alla volta. Credo che sia arrivato il momento di dire BASTA, di reagire e di ridare voce al nostro territorio che, al contrario di quanto dicono molti nostri politici, ha veramente molto da offrirci.
Quali sono i punti focali della sua campagna elettorale?
Non è solo la mia campagna elettorale, ma è la campagna elettorale di tutti quelli che sono stanchi e hanno la voglia di combattere questo sistema che non va. Io voglio solo essere la portavoce di tutti i cittadini e ho veramente tanta voglia di cambiare le cose. Io e mio marito abbiamo investito molto in Lunigiana, perché ci crediamo e amiamo molto il nostro territorio, per questo motivo non starò più in un angolo a guardare la sua lenta distruzione. Abbiamo strade che fanno schifo, buche e frane ovunque, cartelli e rete arancione dappertutto, ospedali inesistenti perché privi di fondi, se abbiamo bisogno di una visita dobbiamo quasi necessariamente ricorrere al privato, però c’è gente che con la nostra salute ci si è comprata cani, cavalli e Rolex. Bè che li guardino quegli orologi, perché è veramente arrivata l’ora che si tolgano dalle scatole. Vogliamo parlare delle scuole!? Nella nostra zona l’istituto agrario dovrebbe essere un’eccellenza e invece? Nel 2015, in un paese che si ritiene sviluppato, non è possibile avere alunni costretti a fare lezioni nei container; abbiamo edifici fatiscenti perché la vecchia politica ha sempre investito in opere nuove e spesso “inutili” senza pensare alla manutenzione straordinaria e ORDINARIA di tutto l’esistente a 360 gradi; se quello che abbiamo non viene curato non ci stupiamo se poi avvengono i disastri; è forse un caso che per il nuovo le risorse si trovano sempre e per l’esistente non ci sono mai soldi???? Investiamo nel turismo, è mai possibile che sono dovute venire persone esterne per poter realizzare un progetto concreto in Lunigiana, cogliendo così il gran potenziale del nostro territorio??? Iniziamo ad apprezzare il posto in cui viviamo, amiamolo, curiamolo, VALORIZZIAMOLO e vi assicuro che saprà regalarci tanto.
Diversi disastri ambientali hanno investito il territorio toscano, in particolare la provincia di Massa-Carrara, dimostrando una scarsa preparazione ad affrontare tali situazioni da parte delle strutture architettonico-ambientali di questa determinata zona. Nel suo programma elettorale c’è un piano di risoluzione per affrontare questi deficit di sicurezza?
C’è bisogno di manutenzione, intelligente e fatta bene, ma soprattutto c’è bisogno di tornare ad avere buon senso e un grande senso civico. Ascoltare i cittadini che nel territorio ci vivono quotidianamente e quando fanno delle segnalazioni intervenire tempestivamente e non aspettare che succedano sempre delle tragedie. C’è bisogno di investire ma ripeto investire nell’esistente. PER ESEMPIO perché ad Aulla invece di pulire il letto del fiume, abbassandolo del necessario, come favevano i nostri nonni, si è pensato ad alzare il muro?
Si è parlato molto, in quest’ultimo periodo, di alcune anomalie riguardanti Gaia S.p.A. come la presenza in bolletta di un onere scaturito dalle agevolazioni concesse alle popolazioni emiliane colpite dal terremoto del 2012, ma che a sua volta viene pagato da coloro che si trovano in situazioni di disagio causate dal sisma del 2013. Ad aggiungersi a questa polemica, va anche la presenza di alcuni debiti contratti con gli enti amministrativi comunali, che risultano parzialmente saldati o addirittura in sospeso. Lei come si pone riguardo a questa vicenda? Pensa che, nel caso fosse eletto consigliere regionale, prenderebbe dei provvedimenti chiarificatori a riguardo?
Ho partecipato all’incontro organizzato dal Sindaco Manenti a Terrarossa dove c’era un amministratore di Gaia ed un suo contabile e molti cittadini del Comune. L’amministratore ha dichiarato che Gaia non ha debiti, che ogni anno chiudono il bilancio in attivo; dove sono questi profitti ma soprattutto dove sono i servizi per cui noi paghiamo? Dove abito io l’acqua non è potabile, pago il servizio di depurazione senza esservi allacciata, abbiamo montagne d’acqua e nonostante tutto si vedono passare autobotti perché l’acqua scarseggia, al che due domandine non viene spontaneo farle? È un sistema che non funziona come dovrebbe e sicuramente è opportuno intervenire e chi deve controllare lo faccia. Purtroppo per quanto riguarda Gaia sono molte le cose che non vanno, a partire dalle famose partite pregresse quindi se la società non ha vergogna a recuperare ingiustamente quei soldi figuriamoci se ha scrupoli a far pagare il contributo per i terremotati dell’Emilia ai nostri terremotati; del resto teniamoci pronti visto che il nostro Governo a breve farà pagare l’IMU sulle case rese inagibili dal terremoto, mi chiedo cosa dovrà ancora accadere per cadere più in basso di così.