Sempre meno spazi pubblici a disposizione di tutti, grigio cemento, povero verde, e grande divario tra la periferia e centro città, è quello che i nostri occhi vedono ogni giorno negli angoli urbani delle nostre città.
Un innovativo e avveniristico urbanismo, si intravede però nel modello che avanza, di un nuovo tipologia di città: la città stratificata. Più livelli, più possibilità, e non pensiamo solo alle città sotterranee generate originariamente dalla presenza delle metropolitane, ma piuttosto ciò che si eleva in positivo, sopra il cosiddetto “piano zero“.
Spazi alternativi, più verde, più socialità, é quello che di fatto hanno generato i 400 metri di assi di legno dipinto di giallo, che collegano Rotterdam nord al centro: è il Luchtsingel, un ponte sopraelevato pedonale e pubblico, costruito dallo studio Zus, grazie al crowdfunding. Con questo inusuale metodo, per 25€ chiunque poteva comprare una delle tavole con inciso il proprio nome, e alla fine ben più di 8000 tavole sono state acquistate, finanziando in parte il progetto.
Questa infrastruttura, frutto quindi del volere degli stessi cittadini, ha permesso di ridare vita ad un’intera area dismessa.
Insieme ai nuovi spazi pubblici, tra cui Delftsehof, Dakakker, Pompenburg Park, eHolfplein Station Roof Park, il Luchtsingel contribuisce a creare un nuovo paesaggio urbano, un paesaggio che si potrebbe quasi definire “tridimensionale“.
Sistemi pedonali elevati come questo sono oggi allo studio in tutto il mondo per fluidificare la viabilità, per facilitare la sicurezza pubblica dei percorsi pedonali, ma soprattutto per creare aggregazione, aumentare gli spazi verdi, e quindi non solo la qualità dell’aria, ma anche qualità della vita degli stessi cittadini.
L’amatissima High Line di New York, percorso verdeggiante sopraelevato nell’area di West Chelsea, risultato di una riqualificazione di una ex linea ferroviaria dismessa, è sicuramente uno degli esempi più riusciti di percorso pedonale elevato.
Sopraelevata da terra di 6-10 metri, e larga dai 10-20 metri, dà occasione di osservare la città, passeggiando e muovendosi da un luogo all’altro, attraverso la conservazione delle vecchie rotaie costruite nel lontano 1934.
Una molteplice gamma di materiali si alternano alla struttura originale. Piattaforme di calcestruzzo si intrecciano alla vegetazione, che sembra crescere in maniera casuale, piante selvatiche, panchine in legno contrastano le balaustre in acciaio, e i pozzi delle scale sono racchiusi nella trasparenza del vetro o nell’acciaio Corten.
Questi camminamenti elevati ad altre strade, creano una sorta di città parallela, ma comunque complementare, aggiungendo valore al contesto urbano. Possiamo considerarle come una concreta possibilità di collegamento tra zone, parti di città isolate, o poco frequentate, ma anche mezzo per incrementare il benessere collettivo dei i suoi cittadini.
Questi progetti nascono quindi da un’idea comune, “recuperare spazi poco sfruttati”. E se l’High Line si occupa di riqualificare la superficie sopraelevata, c’è chi progetta di recuperare ciò che si trova sotto.
A Toronto il progetto “Under Gardiner” è molto semplice, ma dall’applicazione davvero interessante. L’idea dell’urban designer Ken Greenberg e dello studio Public Work, è quella di trasformare 40mila metri quadrati abbandonati, sotto i piloni della sopraelevata, in un parco dotato di pista ciclabile, in grado di ospitare concerti, mercati, avvenimenti culturali, sportivi e altro ancora. Se infatti molte di queste strade sopraelevate sono funzionali al traffico, dall’altra impoveriscono il tessuto urbano circostante, con la conseguenza di essere abbandonate.
Nelle nostre realtà spesso ci troviamo davanti a luoghi simili, e ognuna di queste soluzioni può essere un interessante e valido spunto!
Saluti,
Brunetta Ulivi.
Foto 1,2,3,4,5,6: http://www.archdaily.com/770488/the-luchtsingel-zus
Foto 7,8,9,10,11: http://www.archispritz.com/high-line-di-new-york-da-ferrovia-sopraelevata-a-giardino-panoramico-metropolitano/
Foto 12,13: http://urbantoronto.ca/database/projects/under-gardiner
Foto 14,15: http://www.gizmodo.com.au/2015/11/these-parks-are-reclaiming-ugly-urban-underpasses-as-public-space/
Foto 16: http://thislandisparkland.com/2016/01/03/the-under-gardiner-points-to-new-possibilities-for-public-space-in-toronto/