Dal consiglio comunale del 09 Novembre 2015, durante il quale si è data parola agli esperti di Toscana e Liguria convocati al capezzale del dissesto idrogeologico della nostra città, un dato emerge in maniera prepotente: la situazione del Torrente Carrione è gravissima. Non si tratta di una novità, ma della conferma di un sentimento comune tra i cittadini: il Carrione è una bomba d’acqua ad orologeria e ciò che l’ha resa tale è l’antropizzazione del territorio, cioè l’attività umana. Se questo intervento umano ha radici lontane, come ha ribadito il Prof. Seminara, è anche vero che in epoche recenti il dissesto del territorio non solo non è stato governato, ma anzi vi si è data una notevole accelerazione. Lo studio del professore dell’universtà di Genova rileva infatti come praticamente tutte le opere costruite per contenere il fiume “al piano” negli ultimi 15 anni, siano da demolire o rifare perchè costituiscono un grave pericolo. Qui gli esempi sono numerosi: si va dai ponti di via Menconi, via Covetta e via Stabbio, rifatti recentemente, agli argini realizzati pochi anni fa di cartapesta, passando per una miriade di interventi più piccoli. Vale a dire che sono stati spesi in questi ultimi anni milioni e milioni di euro con il risultato di mettere in pericolo la città. Di fronte a questo dato, la prima cosa che ci viene in mente è se la procura non vi ravvisi una qualche ipotesi di reato in questa mala amministrazione. La seconda cosa che ci viene in mente è legata alla notizia portata dall’Assessore Frattoni secondo la quale il Carrione rientra tra le priorità della Regione Toscana e quindi verranno stanziati tutti i fondi necessari. Questa è di per se una buona notizia, ma perché si trasformi in buoni atti e non in ulteriori pericoli, bisogna che questi fondi non facciano la stessa fine di quelli degli ultimi vent’anni. E perchè non facciano la stessa fine bisogna che non siano gestiti nelle stanze segrete degli stessi partiti di sempre. Abbiamo bisogno quindi del coinvolgimento della popolazione nelle decisioni che verranno prese in questa fase, con qualsiasi sistema di partecipazione possibile. Abbiamo bisogno di massima trasparenza, con una pubblicazione online di tutti i progetti e di tutti i dati disponibili. Abbiamo bisogno che i lavori siano appaltati con gare europee, affinchè i lavori non finiscano per essere fatti dall’amico dell’amico. In questo senso ci auguriamo che la suddivisione in 18 “aree di intervento” dei lavori ipotizzata dai tecnici della regione, non preluda a gare di appalto/spezzatino che eludono la sorveglianza delle gare d’appalto europee. Dagli errori dovremmo pur imparare qualcosa prima o poi. Il Movimento 5 Stelle è già allo studio delle relazioni, con l’ausilio dei propri tecnici e di tutti i tecnici con competenze specifiche che vorranno dare un contributo. Aspettiamo quindi il completarsi della relazione e soprattutto che si valuti bene la parte a monte di cui troppo poco si è parlato anche se costituisce la fonte primaria del dissesto, per esprimere un parere definitivo, ma da quello che si è visto ci sembra che manchi una visione d’insieme del territorio. Non certo per demerito del Prof. Seminara, che sta svolgendo quanto richiesto, ma ci saremmo aspettati che l’amministrazione studiasse il territorio nella sua complessità, ad esempio considerando anche il Parmignola, esondato nel 2012 procurando moltissimi danni, che è un attore non trascurabile, così come lo è il sistema fognario, così come lo sono i diversi livelli di strade e manufatti che creano dighe e sbarramenti al deflusso delle acque (ricordiamo che il 5 novembre 2014 mezza Marina di Carrara era già sott’acqua ancor prima che il Carrione esondasse). Serve inoltre una rete di indagini approfondita sulle quantità delle terre che dai ravaneti scendono a valle: ci saremmo aspettati un’indagine sul livello della falda su tutta la piana di Carrara, che molto preoccupa i residenti; ci saremmo aspettati anche una serie di analisi chimiche sui terreni raggiunti dall’esondazione l’anno scorso per capire quali sostanze ha portato il fiume, ma… di tutto questo pare che non ci sia traccia: tutto ciò ci fa temere che si stia perdendo una grande occasione. Con l’aiuto di tutti ci batteremo perché questo non accada fino a che non sia finalmente messa in sicurezza la Città.
MoVimento 5 Stelle Carrara