Anziché urlare sui giornali, perché Ferri non si è presentato all’incontro pubblico di venerdì scorso?
Avevo invitato il sindaco, ma non ha voluto confrontarsi con me, salvo poi far uscire un comunicato, del tutto fuori luogo, del capogruppo di maggioranza.
Ormai è dimostrato che la Casa della Salute non toglie nulla a Pontremoli, ma, al contrario, migliora i servizi e soprattutto non mette in alcun modo a rischio il futuro dell’Ospedale. Ferri e la Baracchini, invece, hanno votato in consiglio documenti che dicono il contrario.
Ferri deve sapere che l’ospedale lo stiamo difendendo tutti: in primo luogo, i Medici di Medicina Generale, che saranno protagonisti della Casa della Salute e ai quali tutti i pontremolesi riconoscono professionalità e dedizione assoluta.
Venerdì sera, il Dr. Arrighi lo ha spiegato molto bene sul piano tecnico: la Medicina Generale si coordina già e si coordinerà sempre di più con l’Ospedale di Pontremoli, in uno scambio continuo e reciproco, che porterà a erogare prestazioni più adeguate a ogni specifica esigenza.
Così come l’ospedale vive, ha un futuro e offre un servizio di qualità grazie al lavoro di tutti gli operatori impegnati in quella struttura sanitaria: continuare a dire, come sta facendo Ferri, che il nostro è un ospedale depotenziato e sull’orlo del baratro è il servizio peggiore che si possa fare al nostro stabilimento.
Così come l’ospedale lo difendono e lo hanno difeso sia il sottoscritto che tutto il Pd di Pontremoli: da qualche anno è finito lo schema che oggi Ferri tenta di evocare facendo leva sulla paura della regione rossa e dell’asl brutta e cattiva.
Quando è stato il momento di opporci lo abbiamo fatto.
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Un esempio su tutti: io sono il primo firmatario della mozione, votata in consiglio, per chiedere all’Azienda di mantenere/bandire il concorso per il primariato di rianimazione, quando Ferri e la Baracchini non sapevano nemmeno che quel primariato fosse in pericolo.
Bisogna superare le due linee politiche contrapposte che ben conosciamo e che non hanno portato nulla di buono a Pontremoli: da una parte i servi della Regione e dell’Azienda sempre e comunque; dall’altra, quelli che urlano e fanno guerra in ogni caso, salvo poi perdere ogni battaglia, come ci dicono i fatti.
Il sindaco di Pontremoli, in cinque anni, quante volte è andata dal presidente di Regione Toscana e dall’assessore al diritto alla salute?
In tutto questo, il suo silenzio è imbarazzante: era stata invitata a confrontarsi, non si è presentata e ora lascia che il suo capogruppo di maggioranza faccia questa sparata mentre lei rimane muta.
Adesso, nei prossimi giorni, la inviterò di nuovo a confrontarsi con me: dove vuole, come vuole, quando vuole.
Scelga lei.
Se non è lei il candidato sindaco, mandi Ferri, ma entrambi evitino la figuraccia di non presentarsi e poi di sparare sui giornali il giorno dopo.