Il Partito della Rifondazione Comunista, circolo Massa Centro esprime il proprio sconcerto e la propria contrarietà alla soppressione della Prefettura di Massa Carrara (cui seguirà anche quella della Questura e del comando dei Vigili del Fuoco) di cui si è appreso recentemente. Tutta la nostra solidarietà va prima di tutto ai lavoratori. Non vorremmo doverci trovare di nuovo di fronte a una crisi occupazionale come quella dei dipendenti della Provincia che ancora oggi non hanno sicurezze sul proprio futuro. La seconda preoccupazione è per tutti coloro che si trovano a vivere nella Provincia di Massa Carrara, una provincia già tra le più disagiate della Toscana, con una situazione territoriale, occupazionale e sanitaria sempre più difficile. Purtroppo ormai il disegno è chiaro: a partire dalla soppressione delle elezioni provinciali e il conseguente svuotamento dei relativi organismi a cominciare dal consiglio e dal presidente della Provincia, per proseguire con il bilancio di feroci tagli e vendite cui la Provincia è costretta. Questo disegno ro segue con la chiusura dei piccoli uffici postali, con l’accorpamento delle ASL, con la riduzione dei presidi sul territorio, uno svuotamento che vuole portare le istituzioni locali sempre più lontane dal cittadino. Noi crediamo invece che la prefettura, la questura e i vigili del fuoco debbano mantenere il loro presidio decisionale rimanere nella Provincia, perché è qui che si conoscono e si vivono le situazioni. La Prefettura, ad esempio, è preposta a gestire l’accoglienza ai richiedenti asilo e più in generale ai migranti. Un ruolo importante da portare avanti con la collaborazione dei cittadini e non da gestire dall’alto. Temiamo che allontanare ancora di più la figura istituzionale preposta a questo settore non aiuterebbe il già difficile compito delle associazioni e dei volontari che oggi si impegnano in questo settore. E gli esempi potrebbero proseguire. Purtroppo oggi con la scusa del risparmio e della spending review il Partito Democratico sta portando avanti, in realtà, la riduzione degli spazi di democrazia e dei servizi essenziali, pronti per essere affidati al privato. Appare quindi paradossale, se non addirittura frutto di malafede, la posizione di chi si trova al governo nazionale, con il proprio segretario, e che oggi sui territori piange lacrime di coccodrillo, oggi per le Prefetture, domani per chissà cos’altro. Come partito della rifondazione comunista riteniamo pertanto insostenibile un declassamento istituzionale della nostra Provincia, sacrificata sull’altare dell’austerità e invitiamo gli enti locali e i nostri rappresentanti a prendere posizione netta contro ogni passo del governo che sottragga ai nostri concittadini servizi, democrazia e diritti per fare posto ai sacrifici e all’austerità.
Rinfondazione Comunista, circolo Massa Centro, contrario alla chiusura della Prefettura
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