Abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di alcuni residenti e professasti che abitano e lavorano nel condominio “IL FRIGIDO” di via Massa Avenza a Massa, relativamente ad una installazione di antenne Hiperlan-Wlan collocate sul tetto dell’immobile da parte di una società privata; installazione mai autorizzata dall’assemblea condominiale. Il tema è estremamente delicato perché attiene al problema dell’elettrosmog e soprattutto a quello della salute dei cittadini. Della vicenda sono stati prontamente informati, con tanto di relazione tecnica sui potenziali fattori di rischio per la popolazione elettrosensibile che in quello stabile ci vive e ci lavora, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Direzione Territoriale del Lavoro di Massa Carrara e l’ASL n°1 – Dipartimento Prevenzione PISLL di Massa Carrara. Purtroppo e sorprendentemente senza risposte ed atti conseguenti.
A questo punto ci rivolgiamo al Sindaco Volpi in qualità di massimo garante della salute dei cittadini massesi perché, al di la dell’esito della vicenda segnalata, ci chiediamo quale sia la situazione del monitoraggio sulle emissioni elettromagnetiche in città.
Purtroppo dopo il decreto meglio noto come lo “Sblocca Italia” si è insinuata una mimetizzata deregulation per l’avanzata delle infrastrutture a supporto della connettività permanente via cellulare: il trucco della legge Renzi sta nell’assenza di autorizzazioni per le multinazionali delle telecomunicazioni assegnatarie delle frequenze bandite dall’ultimo governo Berlusconi, che con l’escamotage dell’autocertificazione per manutenzione/modifica degli impianti già esistenti (le antenne spuntate come funghi sui palazzi) possono installarne indiscriminatamente di più forti e potenti, senza chiedere niente a nessuno.
Con l’irradiamento della rete 4G LTE, ad esempio, si propone l’innalzamento di quantità e velocità di trasmissione dati fino a 42M/bit al secondo per migliorare performance di onde Wi-Fi e prestazioni di smartphone, tablet&C. con l’inevitabile rischio di veder sforare i limiti soglia da inquinamento elettromagnetico. Che vuol dire? Che per “infondere” le nuove reti si devono realizzare ex novo i ripetitori, perché quelli “vecchi” sostengono altre tecnologie. E come li ri-fanno? Senza autorizzazioni, grazie allo Sblocca Italia. E col pericolo dell’aumento dell’elettrosmog.
Lo stratagemma, bypassando nulla osta paesaggistici sull’impatto ambientale, incoraggia una prevedibile semina di antenne selvagge nuove di zecca, sempre più insidiose per la salute pubblica, visto l’esponenziale incremento di popolazione elettrosensibile e i casi di ripetitori fuori norma, non tutti monitorati delle ARPA regionali (6 V/metro il massimo nei centri abitati, spalmati nella rilevazione di 24 ore grazie alla furbizia dell’abbattimento dei picchi diurni nella notte – regalino alle TLC del Governo Monti – nonostante lo 0,6 V/metro da esposizione esterna cumulativa sia invece il limite per effetti biologici sull’uomo sostenuto nel Report 2012 dagli scienziati indipendenti del BioInitiative Group).
Chiediamo l’interessamento sul tema di tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale a Massa, sia di maggioranza che di opposizione, affinchè soprattutto quelle per cui la trasparenza, la legalità e la partecipazione consapevole della cittadinanza rappresentano un tratto distintivo e costitutivo, ci sia coerenza tra il dire e il fare. Le attendiamo alla prova dei fatti. Altrimenti, subito dopo, ne denunceremo il silenzio complice se non addirittura interessato!