Lettera ai parlamentari per modifiche alla legge di stabilità: in pericolo anche i servizi essenziali delle nuove aree vaste.
Nuovo allarme dalle Province sul versante bilanci: lo hanno lanciato a Roma i sindaci, presidenti delle province, preoccupati per una manovra finanziaria che non sana l’emergenza sui bilanci delle aree vaste, che fa mancare 500 milioni ai servizi essenziali e rischia, se non corretta, di creare diseguaglianze tra i cittadini delle grandi aree metropolitane e quelli che abitano nel resto del territorio – il 70% del Paese – su diritti ineludibili, a partire dalla messa in sicurezza e manutenzione di strade e scuole.
E non a caso l’allarme lo hanno lanciato in veste di Sindaci in una lettera aperta ai Deputati impegnati nella discussione della Legge di stabilità 2016.
Se la Legge di Stabilità 2016 non sarà modificata ha dichiarato il vice presidente della Provincia di Massa-Carrara, Ugo Malatesta, che ha preso parte allincontro di Roma – tutte le Province, compresa la nostra, non avranno risorse adeguate per continuare a garantire la copertura delle funzioni fondamentali, quelle assegnate dalla legge Delrio ai nuovi enti di area vasta, a cominciare dalla viabilità, dalle scuole e dal sostegno alla disabilità. Nella lettera inviata ai parlamentari abbiamo ribadito lurgenza di risorse minime che non servono per far sopravvivere un ente, ma esclusivamente per l’erogazione di servizi essenziali. Se non sarà raccolto questo nostro appello, se nella manovra finanziaria non si troveranno risposte questi servizi si ridurranno drasticamente o addirittura si interromperanno e i cittadini che non vivono nelle grandi aree urbane, si sentiranno abbandonati dalle istituzioni. Si tratta di garantire il diritto all’uguaglianza, diversamente da quanto previsto dalla legge di stabilità che pensa alle sole aree metropolitane.
Nella lettera sono state ribadite le richieste di modifica alla Legge di stabilità ritenute essenziali: dallincremento del contributo previsto per strade e scuole, alla costituzione di un fondo nazionale di 50 milioni per il mantenimento degli equilibri finanziari delle Province; dalla copertura integrale delle spese da sostenere per lassistenza alla disabilità, che ammonta a circa 113 milioni, alleliminazione delle sanzioni per lo sforamento del patto 2015, alla moratoria dei mutui accesi dalle Province con Cassa Depositi e Prestiti per lanno 2016.
Misure essenziali per non mandare in dissesto gli enti: ma anche proposte fattive e di prospettiva, prima fra tutte la trasformazione delle nuove aree vaste in hub in grado di svolgere per i Comuni la funzione di stazione unica appaltante (misura che permetterebbe di ridurre dalle 7000 circa attuali a sole 107) e la gestione associata delle funzioni comunali.
Fonte Provincia Massa Carrara