A seguito alle diverse polemiche, apparse recentemente sulle diverse testate della stampa locale, riguardo alla presenza o meno dell’infermiere specializzato presso il PET di Aulla, i Giovani Democratici- Coordinamento Lunigiana hanno deciso d’intervenire in merito con dettagliato comunicato stampa. “La problematica, emersa recentemente- commentano le nuove leve del PD- legata alla presenza dell’infermiere notturno nel PET di Aulla, ci ha portato, come Giovani Democratici, a ragionare in maniera approfondita sulla tematica della Sanità. Un tema centrale per la vita di una comunità, che non può essere lasciato indietro e che tocca direttamente la vita di ogni singolo cittadino. Il servizio venne tagliato dalla Sanità regionale nel gennaio 2014 e, a seguito delle mobilitazioni da parte delle amministrazioni locali e della popolazione, fu reinserito nel marzo dello stesso anno. L’accordo si basò su un cambiamento formale, ma non sostanziale: venne cioè garantito il servizio facendo ricadere i costi sulla SDS. Alla fine del 2015 l’accordo scadrà ma il problema, in realtà, pare essere già risolto: l’infermiere notturno, infatti, sarà, con molta probabilità, rifinanziato e reso permanente, garantendo così una continuità assistenziale nell’arco delle ventiquattrore. Gli attacchi alla riforma sanitaria toscana sono, quindi, del tutto velleitari, poiché la Regione ha costruito negli anni un sistema che offre servizi eccellenti (risultando la più virtuosa in termini assoluti di servizi erogati e la settima nel rapporto tasse/servizi, secondo i dati forniti dal Sole24ore, in un articolo online del 3 agosto 2015) con costi relativamente contenuti. Per quanto riguarda la Lunigiana, essa rispetta le norme e gli standard sanitari qualitativi dichiarati dalla Regione Toscana, che prevedono la presenza di un PET “medicalizzato” ogni 24.000 abitanti e tempi di intervento del sistema di Emergenza-Urgenza, in area montana, inferiori ai venti minuti. Quello su cui bisogna intervenire con più tempestività è l’adeguamento qualitativo della struttura della Casa delle Salute di Aulla, che deve essere un punto di riferimento credibile per i cittadini bisognosi di cure. Essa non permette un’adeguata risposta in caso di necessaria stabilizzazione del paziente prima del ricovero ospedaliero. Ulteriori interventi, al di là di un adeguamento strutturale, andrebbero in contrasto con le istanze di razionalizzazione della Regione, alla luce della prossima inaugurazione del NOA. Il sistema di Emergenza-Urgenza della Regione manifesta punti di eccellenza, grazie soprattutto ai tantissimi volontari del 118. La riforma della Sanità toscana mantiene clausole di salvaguardia per le zone montane, in base alle caratteristiche del territorio e dei tempi di percorrenza. Quello che come GD chiediamo- concludono- in mancanza di interventi legislativi a livello nazionale che accostino ai volontari nuove figure professionali, quali i paramedici, è che le amministrazioni si impegnino a garantire nel breve periodo un’adeguata riqualificazione della Casa della Salute di Aulla, rendendola un polo consono alle esigenze della popolazione, senza mettere in secondo piano l’importanza che riveste l’eventualità della piazzola per l’eli-soccorso. Oltre a ciò, auspichiamo che vengano garantite le tempistiche minime di collegamento con il NOA per coloro che devono usufruire dei servizi ospedalieri partendo dalla Lunigiana”.
IL COORDINAMENTO GIOVANI DEMOCRATICI DELLA LUNIGIANA.
IL SEGRETARIO E LA VICESEGRETARIA GD MASSA CARRARA, MARIO TAURINO E GIADA MORETTI.
IL SEGRETARIO, LUCA SIMONCINI, E I GD AULLA.
IL SEGRETARIO E IL VICESEGRETARIO, FRANCESCO DI CAPITA E FRANCESCO MICHELI, E I GD LICCIANA-TRESANA.
LA COORDINATRICE, SARA CORELLI, E IL COORDINAMENTO GIOVANI DI PODENZANA.