Il nostro progetto non ha diffuso alcuna fantomatica ideologia gender, al contrario, ha contribuito e contribuirà ad avere cittadine e cittadini più consapevoli della necessità di contrastare ogni discriminazione.
“Il nostro progetto non ha diffuso alcuna fantomatica ideologia gender, al contrario, ha contribuito e contribuirà ad avere cittadine e cittadini più consapevoli della necessità di contrastare ogni discriminazione”– così esordisce il Presidente della Provincia Narciso Buffoni, rispetto alle polemiche stampa relative al progetto “Liber* Tutt*”.
“In questi giorni ne abbiamo sentite di tutti i colori – prosegue il Presidente Buffoni – anzi di un solo colore, il colore opaco della polemica sterile ed inutile, abbiamo, infatti, sentito descrivere il nostro progetto come se fosse stato costruito per discriminare la famiglia tradizionale, come se il suo fine ultimo fosse diffondere ideologie che inquinano i sogni dei nostri bambini; ebbene voglio rassicurare tutti i genitori e tutti gli attori del mondo della scuola, non vi è stato e non vi sarà nulla di tutto questo.”
“Voglio e posso rassicurare tutti perché il nostro progetto che, è stato finanziato dalla Regione Toscana, è perfettamente aderente alla circolare della Ministra Giannini in relazione a queste tematiche, ove si dice, infatti, che questi progetti devono sostenere “l’educazione alla lotta ad ogni tipo di discriminazione, e la promozione ad ogni livello del rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione.”
“Voglio e posso rassicurare tutti perché il nostro progetto, come abbiamo potuto constatare questa mattina in uno specifico incontro di verifica con una delle scuole coinvolte, ha avuto tutti i benestari che le procedure impongono e la piena condivisione dei docenti, del Consiglio d’Istituto ed anche dei genitori che, ieri, sono stati chiamati dalla scuola ad un ulteriore incontro di chiarimento.”
“Bene ha, quindi, fatto il Presidente Rossi, che ringrazio, a rimarcare che la Regione continuerà ad investire su questa progettualità e sulla lotta alla discriminazione ed al pregiudizio e verso la promozione nella cultura del rispetto delle differenze.”
“Per tutti questi buoni motivi, in perfetta sintonia con la Regione Toscana, noi non sospenderemo le nostre attività su questo progetto ed anzi le proseguiremo e le porteremo a termine ed ove possibile le replicheremo, nella convinzione, non solo nostra, che i compiti educativi debbano comprendere anche il mondo dei diritti e delle parità e che le belle favole, quando non lette da persone con pregiudizi, sono, appunto, belle favole da raccontare alle nostre bambine ed ai nostri bambini.”
“Se poi qualcuno pensa veramente – conclude il Presidente Buffoni – che l’essere salvati da una principessa possa essere considerato uno strumento dell’ideologia gender, allora a quel qualcuno vorrei ricordare le tante, tantissime, infinite principesse che ogni giorno, dalla mattina alla sera, si danno da fare, s’ingegnano, lavorano, lottano e “salvano” i loro mariti, i loro figli, i loro compagni, esattamente come nella favola “incriminata”; non riconoscere questi dati di fatto significa non solo svilire la condizione femminile, che quel qualcuno vorrebbe relegata solo al ruolo di una principessa “immobile” racchiusa nel castello, ma anche fare un torto alla nostra comune intelligenza”.