Bentrovati al primo piccolo tutorial di QA Comics dedicato agli aspiranti fumettisti!!!
Precisiamo che queste “pillole” di fumetto non hanno pretese accademiche ma nascono con l’obbiettivo di dare consigli utili e indicazioni di massima a chi si avvicina a questo mondo o vi si è avvicinato da poco ed ha voglia di migliorarsi.
Oggi cominciamo ad occuparci di quel processo invisibile per il fruitore finale ma di primaria importanza che è rappresentato dallo sviluppo dell’idea e della sua trasformazione in soggetto (poi vedremo come si va dal soggetto alla sceneggiatura).
Si, perchè anche se alcuni di voi staranno già affilando le matite, è bene sapere che prima di cominciare a disegnare è necessario sviluppare una storia.
Chi l’avrebbe mai detto!
Will Eisner, autore di The Spirit ed indiscusso Maestro dell'”Arte Sequenziale”, scriveva: “La prima fase di ogni narrazione a fumetto è il testo. Non importa se esso sia ordinatamente dattiloscritto o scarabocchiato su un pacchetto di sigarette. Senza un canovaccio, anche mentale, la storia non ha possibilità di sviluppo. Anche un autore completo, che scrive e illustra da solo le sue storie, è prima sceneggiatore e solo successivamente disegnatore“.
L’idea.
Da dove nasce l’idea?
L’idea può arrivare in qualsiasi momento e da qualsiasi fonte.
Può nascere mentre leggete un libro o guardate un film (tutti si ispirano a qualcosa di già visto o sentito), ma può nascere anche mentre portate a passeggio il cane o pelate le patate per il pollo arrosto.
L’idea non è mai una storia già definita, ma piuttosto la visualizzazione di una situazione così drammatica, eroica, interessante o intrigante da farci venire voglia di costruirci una storia intorno.
Questo è il segreto ed è un segreto semplice, tutto sommato.
Prima si visualizza questa situazione dannatamente epica, che ci fa impazzire dall’ eccitazione al solo pensiero, poi si inventa una storia che ci permetta di fare arrivare i nostri personaggi a quella determinata situazione, in un modo o nell’altro.
Costruire una buona storia, una storia ben strutturata, è meno facile.
Come si costruisce una buona storia?
Sembra che oggi una buona parte degli sceneggiatori l’abbia dimenticato per inseguire logiche di mercato finalizzate a produrre avventure usa e getta farcite di trovate roccambolesche ed effetti speciali e destinate a scomparire nel dimenticatoio immediatamente dopo la loro fruizione da parte del pubblico.
Ho conosciuto personalmente alcuni autori, più o meno giovani, che mi sbandieravano davanti epopee ambientate in interi universi fantascientifici da loro creati e popolati dalle creature più disparate (e stereotipate).
Mesi di lavoro per inventarsi nuovi mondi nei dettagli, con le loro lande mutuate da epopee precedenti, divinità egiziane, macchinari dai nomi più astrusi, trame ipercomplesse… da mal di testa!
Ora, potrebbe non esserci niente di male in questo, se non fosse che questi elementi da soli hanno la stessa utilità del rosmarino sul pollo arrosto.
Possono dare qualche aroma in più al piatto principale, possono essere utili, ma se sotto non c’è il pollo, non servono proprio a nulla.
Della serie: si, proviamo a stupirvi con effetti speciali, ma non pretendiate altro.
Dove lo recuperiamo il pollo allora?
Vi siete mai chiesti che cos’abbiano di speciale le storie che vi restano dentro, quelle che sono passate alla storia e resistono nel tempo?
Quelle storie non si limitano a meravigliarci trasportandoci in mondi nuovi e meravigliosi, ma fanno si che il lettore, attraverso le vicissitudini dei/del personaggi/o, riconosca nel racconto quella che è la propria umanità e ne tragga spunti di riflessione.
Perchè le storie sono metafore della vita, e tutti noi cerchiamo risposte ad una serie di domande fondamentali…che non avranno mai una risposta univoca.
Le domande fondamentali richiamano a situazioni cosiddette archetipiche, ovvero che indipendentemente dalla cultura e dall’epoca storica fanno parte dell’esperienza e del sentire umano fin dall’albore dei tempi.
Scrive Robert McKee: “Una storia archetipica crea ambientazioni e personaggi così rari che i nostri occhi si godono ogni dettaglio, mentre la sua narrazione getta luce sui conflitti così tipici della natura umana che la storia farà facilmente presa su ogni cultura“.
A fronte di una storia archetipica ci imbattiamo in personaggi archetipici, ricorrenti nelle storie fin dall’antichità e facilmente riconoscibili.
L’esempio più classico si palesa praticamente in tutte le opere di letteratura fantasy, con la figura (e il mito) dell’eroe.
L’eroe archetipico è un personaggio maschile o femminile che si trova ad intraprendere un viaggio che lo porterà lontano da tutto ciò che gli è familiare (vedi Bilbo, Frodo, Luke Skywalker…).
Il mito dell’eroe è metafora dei passaggi fondamentali nelle vite degli esseri umani, quali il passaggio dalla fanciullezza all’età adulta, durante il quale le persone diventano responsabili delle proprie azioni e del mondo in cui vivono.
Durante il viaggio (la crescita), l’eroe si trova ad affrontare ostacoli apparentemente insormontabili e sfide che non avrebbe mai sognato di poter fronteggiare.
Spesso questi ostacoli assumono le sembianze di orribili mostri e demoni.
Per raggiungere i suoi obbiettivi l’eroe è quindi tenuto a confrontarsi con ostacoli esteriori ma soprattutto con i suoi demoni interiori, che nel mondo fantasy possono materializzarsi letteralmente.
Conoscenza, Verità e Potere sono alcuni dei concetti astratti a cui viene data forma tangibile tramite l’uso di talismani ed oggetti (e armi) magici/sacri.
Le forze dell’oscurità che osteggiano l’agire dell’eroe sono quindi metafore del marcio della società, delle malattie, delle guerre… ma anche degli aspetti più bui della nostra psiche.
Mettendo tutto insieme…una storia ben costruita dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
Un tema, un messaggio di fondo che il lettore dovrà recepire in maniera autonoma (non si dice mai qual’è la morale della storia, il lettore tira da solo le sue conclusioni, a sua interpretazione) e che riguarda aspetti archetipici dell’esistenza.
Una trama, che nella storia classica si impernia su uno o più conflitti in crescendo che i personaggi si troveranno ad affrontare e che modificheranno in maniera importante le loro personalità o il loro modo di vedere il mondo.
Personaggi ben costruiti, con i loro punti di forza e le loro debolezze (i personaggi perfetti ed infallibili hanno poco margine di crescita e difficilmente creano empatia con il pubblico), nei quali il lettore può (e deve, per la buona riuscita della storia) riconoscersi o identificarsi…o per lo meno trovare affinità empatica.
Un personaggio si caratterizza agli occhi del lettore nel momento in cui viene messo sotto forte stress e trova, o non trova, la forza e il modo di reagire.
E’ in quel frangente che si apre una finestra su quello che è il vero Io del protagonista o dei comprimari.
Certo, possiamo introdurre i nostri personaggi con una loro biografia, ma servirebbe a poco.
Citando lo scrittore fantasy Orson Scott Card: “Identifichiamo le persone con quello che vediamo loro fare.
Questa è la forma più potente ed irresistibile di caratterizzazione“.
Quale che sia l’avventura che un personaggio è portato a compiere, inoltre, non dimenticate mai di dotarlo di quella spinta fondamentale ad agire che prende il nome di motivazione.
Sempre! Date sempre una forte MOTIVAZIONE ai vostri eroi!
Ogni volta che l’eroe compie un’azione dobbiamo essere consapevoli (o per lo meno lo dobbiamo scoprire successivamente) del perchè la stia facendo, di quali siano i suoi più reconditi desideri e di quali ferite si porti dentro.
La struttura della storia varia di caso in caso ma generalmente segue comunque uno schema predefinito che illustreremo nella Parte 2 di questo tutorial.
Per oggi ritengo di avervi tediati abbastanza!
Nel proseguio di questo articolo quindi analizzeremo più nel dettaglio quella che è la struttura classica della storia e consiglieremo alcune letture di approfondimento.
Agli apuani in ascolto segnalo anche la prossima partenza di un corso di fumetto base tenuto dal sottoscritto a Marina di Carrara.
Chi volesse saperne di più può Cliccare qui per i dettagli!
Un saluto a tutti e a presto!