Dopo l’esclusione dell’area civatinana dalla corsa alle regionali, rappresentata dalla persona di Milene Mucci, diversi esponenti del PD si sono schierati sia a favore dei quattro candidati scelti per questa corsa elettorale, sia contro di loro. Un elemento fondamentale, che fa discutere una buona fetta del partito, è uno dei punti racchiusi all’interno del documento presentato lo scorso febbraio all’assemblea regionale, valido per la regolamentazione di queste elezioni e votato all’unanimità, nel quale si afferma che oltre alla parità dei sessi tra il numero dei candidati devono essere presenti i vari esponenti delle diverse correnti di partito, vale a dire un delegato per l’area renziana oppure un’altro per quella bersaniana e così via. A conti fatti si avrebbero un rappresentante dei rottamatori, alias Giacomo Bugliani, e tre rappresentanti dell’area “conservatrice” del partito, Loris Rossetti, Maria Cristina Volontè e Silvia Dall’Amico, andando perciò i discordia con ciò che viene affermato dal regolamento stesso e gettando la grande coalizione di sinistra nel pieno delle polemiche interne. Serena e fiduciosa è, al contrario, Milene Mucci che confida nella riunione della direzione regionale prevista nella mattinata di domani, dove spera si possa fare piena chiarezza riguardo a questa spiacevole vicenda.