Parte la campagna referendaria contro l’Italicum, banchetti in tutta Italia a partire da questo fine settimana. Anche a Massa ce ne sarà uno, domenica 10 aprile 2016, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, di fronte al Comune, che inizierà a raccogliere le firme necessarie per l’indizione di un referendum abrogativo di alcune norme dell’Italicum, la nuova legge elettorale che ha preso il posto del “porcellum” dichiarato incostituzionale dalla Consulta, ma replicandone, di fatto, i principi.
Due i quesiti proposti che mirano ad abolire il voto bloccato ai capolista, le candidature plurime, il premio di maggioranza e il ballottaggio senza soglia.
A promuovere il banchetto nel capoluogo è il Coordinamento democratico per la democrazia costituzionale di Massa-Carrara, nato nella nostra provincia sulla scia di quello nazionale e regionale per dire no alla “deforma” costituzionale Boschi-Renzi.
“Abbiamo sostenuto fin dall’inizio – dichiarano dal Coordinamento – che è il combinato disposto tra italicum e riforma costituzionale a presagire una torsione autoritaria e oligarchica nel nostro paese: entrambi quindi vanno affrontati per garantire la salvaguardia dei cardini della democrazia. Iniziamo dalla raccolta firme per il referendum contro l’italicum per poi proseguire in quello confermativo sulla riforma costituzionale dove diremo ovviamente no: è questo il primo momento per dare un segnale forte”.
Con questo referendum si punta ad abolire il sistema delle liste bloccate. Creando collegi di piccole dimensioni, che variano da tre a sei seggi e rendendo bloccati i capilista, i partiti si sono assicurati la possibilità di nominare direttamente almeno due terzi dei parlamentari.
Con questo quesito si vuole cancellare dalla legge elettorale il privilegio riservato ai capi dei partiti di “nominare” la maggior parte dei parlamentari e restituire ai cittadini elettori il diritto di scegliere la persona da cui farsi rappresentare
Con il secondo quesito si mira ad abolire il premio di maggioranza che assegna il 54% dei seggi alla Camera alla lista che supera il 40% dei voti al primo turno, oppure a quella lista delle due ammesse all’eventuale ballottaggio, senza nessun quorum minimo per accedervi, vietando addirittura le coalizioni, per cui avremo una minoranza, anche del 20% al primo turno che per magia diventa maggioranza. Una legge, l’Italicum che rende più incisiva la distorsione fra la volontà espressa dagli elettori e la composizione dell’Assemblea parlamentare.
Con questo quesito si vuole ristabilire l’inviolabilità del principio della sovranità popolare, ripristinando l’eguaglianza degli elettori nell’esercizio del diritto di voto, come prescrive l’art. 48 della Costituzione.
A partire da lunedì 11 aprile è possibile firmare per il referendum anche presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Massa, da lunedì a venerdì 8.30/13.30 e martedì e giovedì anche 15.30/17.30.