La Confartigianato Alimentare Massa-Carrara in merito alla messa in commercio di prodotti panari contenti carbone vegetale ritiene necessario svolgere alcune e importanti precisazioni di carattere tecnico-giuridico.
Il carbone vegetale essendo sostanza organica naturale e non rilasciando pertanto sostanze di natura tossicologica è stato ritenuto sicuro dal Ministero della Salute che lo ha ammesso, dietro apposita notifica, in una gamma di integratori alimentari.
La normativa europea sugli additivi, aromi ed enzimi, ritiene il carbone vegetale come colorante E153 e ne disciplina l’utilizzo ammettendolo soltanto in alcuni prodotti alimentari con le dovute limitazioni.
Riguardo ai prodotti da forno la normativa prevede che in tutti i vari tipi di pane sia per forma (panino, pagnotta, rosetta, michetta, filone ecc.) che per varietà di ingredienti non può essere utilizzato il carbone vegetale.
Per tutti gli altri prodotti appellati dalla normativa come “prodotti da forno fini” categoria nella quale sono compresi quelli considerati come sostitutivi del pane (grissini, crackers, taralli ecc.) l’utilizzo del carbone vegetale è ammesso, a condizione però che vi sia una necessità tecnologica del loro impiego e con utilizzo proporzionato al raggiungimento della finalità di colorante naturale, il cosiddetto c.d. quantum salis (quanto basta) previsto dalla norma.