L’incontro settimanale di questo venerdì 17 giugno, alle ore 21,15, presso il planetario comunale “A. Masani” di via Bassagrande a Marina di Carrara, partirà dal tema: “L’origine del Big Bang: il padre Lamaitre”. L’idea che tutto l’Universo si sia formato a partire da una realtà piccolissima (oggigiorno la ipotizziamo più piccola di un protone) che si è espansa nel corso del tempo a partire da una data stimata (sempre stando ai dati odierni) in 13,75 miliardi di anni fa, è attribuita (dal punto di vista teorico) a George Gamow fra la fine degli anni ’30 e l’inizio degli anni ’40 del secolo scorso. Ma come tutte le ipotesi o scoperte scientifiche, non è frutto di un uomo solo ma costituisce il risultato finale degli studi precedenti di molti altri scienziati. In particolare, su questo tema, ebbero un ruolo decisivo i due lavori indipendenti negli anni ’20 di Friedmann e Lemaitre. A 50 anni della morte di quest’ultimo (avvenuta il 20 giugno 1956) vogliamo presentarne la figura e le ricerche, e ricostruire il procedimento teorico ed osservativo che ha portato entrambi alle loro ipotesi. Georges Lemaître, in particolare, fu un sacerdote e fisico belga, alla cui celebrità nocque forse il fatto di aver scritto il suo articolo fondamentale (del 1927) su quella che sarebbe poi stata chiamata col nome di Big Bang, in francese ed in una rivista scientifica belga poco diffusa nel mondo. La sua stessa figura di sacerdote attirò inizialmente l’opposizione preconcetta di molti politici, filosofi e studiosi, ad esempio degli scienziati dell’Unione Sovietica. La teoria di una origine ben determinata dell’Universo sembrava “risuscitare” un singolo atto all’origine del Tutto, mentre l’allora contemporanea teoria dello Stato Stazionario prevedeva un Universo mai creato, ma esistente da sempre.
L’appuntamento al planetario si articola, come consueto, in tre parti. Dopo lo svolgimento del “tema” della serata, si avrà poi una simulazione, sotto la cupola del planetario, dei movimenti del cielo e delle principali costellazioni visibili in questo periodo; con, qualora le condizioni meteo lo permettano, uno spazio finale dedicato all’osservazione diretta all’aperto (grazie anche a telescopi) dei principali oggetti astronomici visibili nel cielo in questo periodo (fra cui Luna, Giove, Marte e Saturno). Data la capienza limitata dei locali, si suggerisce la segnalazione della propria partecipazione, via sms o telefono (333/1731533), o tramite l’indirizzo planetario@comune.carrara.ms.it