Ci sono voluti circa 430 giorni, da quel lontano 31 gennaio 2015 quando venne protocollata la richiesta di avere copia dei contratti delle Cave del Sagro, ma alla fine Giuliano Novelli è riuscito a spuntarla anche questa volta.La complessa vicenda, dopo vari solleciti all’Amministrazione e la notifica alle Ditte e alla Comunione dei Beni Sociali di Vinca, aveva visto l’intervento dell’avvocato di quest’ultima, che aveva espresso la “ferma e irrevocabile opposizione” al rilascio degli atti sostenendo che il consigliere Novelli non avesse specifiche motivazioni per ottenerli.
“Finalmente –afferma il leader di Uniti Per Vincere Lega Nord – grazie all’intervento del Difensore Civico Regionale è stato garantito il mio diritto di consigliere comunale di prendere visione e avere copia degli atti necessari al corretto espletamento del mandato come previsto del art 43 del TUEL. Nella risposta inviata dal Difensore Civico Regionale si afferma che…il diritto di accesso del consigliere agli atti e documenti in possesso dell’ente di riferimento è finalizzato non, come il diritto di accesso del cittadino, alla tutela delle posizioni soggettive eventualmente lese, ma è strettamente funzionale all’esercizio del mandato ricevuto, alla verifica e al controllo del comportamento degli organi istituzionali decisionali dell’ente locale al fine della tutela degli interessi pubblici. Nelle conclusioni si rileva che un diniego di accesso agli atti pronunciato da un Comune nei confronti di un proprio consigliere, che si basi sulla mancanza di motivazione sottesa alla richiesta e che peraltro mutua tale diniego totalmente dalla opposizione del contro interessato, senza effettuare alcuna valutazione propria, è contrario a quanto disposto dalla legge. Vista la diversa motivazione del diritto di accesso di un consigliere rispetto a un cittadino, non avrebbe neanche dovuto effettuarsi la notifica ai contro-interessati in quanto è la legge stessa che tutela la riservatezza dei dati dei terzi, imponendo ai consiglieri il segreto nei casi specificatamente determinati dalla legge. Viene poi invitato il Comune a consentire al consigliere il diritto di accesso agli atti. Ho ottenuto ragione su tutta la linea-conclude Novelli – sia nei confronti degli Uffici Comunali che dovevano adempiere nei canonici 30 giorni che nei confronti del solerte avvocato che invito a ripassare le Norme di Diritto Amministrativo. Procedendo in questa maniera senza fare Ricorso al Tar ho evitato al Comune di pagare delle spese con i soldi di tutti i cittadini come avvenuto in passato per le vicende delle Cave del Sagro. Come Lega stiamo dando fastidio a personaggi di spicco della Valle del Lucio che sono sempre intervenuti nelle vicende politiche comunali per curare i loro interessi”.