All’inizio dell’anno era arrivata la notizia che Poste Italiane, operante in regime di monopolio, aveva deciso di chiudere parecchi Uffici Postali in Toscana, tra cui quello di Vinca nel Comune di Fivizzano, aperto solo una volta a settimana. Nonostante il ricorso al Tar presentato dal Sindaco e gli ammonimenti del Presidente della Regione, dal 7 Settembre l’ufficio di Vinca chiuderà definitivamente con un enorme disagio per la sua popolazione, prevalentemente anziana. A parlare a nome della popolazione è Giuliano Novelli, leader di Uniti per Vincere, portavoce dei disagi dei residenti nel comune fivizzanese: “A Febbraio, su sollecito dei alcuni abitanti di Vinca– afferma Novelli – avevo presentato una interpellanza per discutere del problema in Consiglio Comunale che non venne stata esaminata in quanto, per l’approssimarsi delle elezioni regionali, Poste aveva sospeso tutto, ma al loro termine la scure dei tagli si è abbattuta implacabilmente. Successivamente alcuni vinchesi avevano rimosso il testo della suddetta interpellanza,affisso all’ufficio postale, sentendosi rassicurati dalle parole di Rossetti che aveva garantito loro una risoluzione del problema tramite l’intervento del Presidente Rossi, nel caso della poi avvenuta riconferma del suo ruolo da parte dell’elettorato. Forse la chiusura –prosegue il consigliere della minoranza fivizzanese – era la loro soluzione al problema!“. In merito a questa vicenda interviene anche Erika Moscatelli, Presidente di Uniti Per Vincere, che fa presente la funzione sociale svolta da queste strutture, utilizzate soprattutto dalle persone anziane per ritirare la pensione, pagare le bollette dei servizi pubblici, e tutte le tasse salate di Comune, Provincia, Regione e Stato. Novelli e Moscatelli propongono, come soluzione all’imminente cessazione del servizio postale, che venga istituito un servizio di bus navetta, con frequenza settimanale e il costo a carico del Comune, che trasporti gli abitanti all’Ufficio Postale di Monzone, una mossa già messa in atto con successo dal Sindaco Riccardo Ballerini per gli abitanti della frazione di Codiponte, che vengono portati al distaccamento di Casola