Richiesta di fidejussione a garanzia dei proventi del lapideo dovuti sulla base dell’art. 36 della legge regionale n.35/2015
Premesso
che il contributo di estrazione costituisce la maggior entrata che il comune di Carrara ritrae dal settore lapideo.
che tale contributo è dovuto non solo sulla base del valore dei blocchi estratti, colpisce anche i materiali derivati quali scaglie, scogliere, pietrisco e terre
che il contributo all’escavazione è dovuto da tutte le attività di cava
Considerato
che l’ammontare di tale contributo è destinato ad aumentare, visto che la nuova legge regionale ha raddoppiato l’aliquota massima applicabile ai blocchi (materiali da taglio), portandola al 10%, e riducendo l’aliquota applicabile al canone di concessione degli agri marmiferi
che i proventi del lapideo soffrono da tempo di un andamento altalenante, tale da inficiare la solidità finanziaria dell’ente e la sua capacità di fornire servizi ai cittadini
il notevole investimento dei cittadini di Carrara, che, per permettere l’estrazione e la lavorazione del marmo, sopportano ogni anno le ingenti spese relativi ai mutui accesi per la costruzione della strada dei marmi ed agli altri oneri necessari e conseguenti all’attività di escavazione
Ritenuto
Essenziale procedere alla stabilizzazione, per quanto possibile delle predette entrate
Lo strumento della garanzia fidejussoria idoneo a mitigare il profilo di rischio di insolvenza dei debitori del predetto contributo e velocizzare la riscossione del dovuto
Invita
Il sindaco e l’amministrazione comunale a promuovere presso gli organi politici della Regione Toscana l’introduzione nella legge regionale 35/2015 della facoltà per gli enti locali di richiedere ai concessionari, titolari di diritti di escavazione, idonea garanzia al pagamento delle somme dovute sulla base dell’articolo 36 della predetta legge.