Il Museo Etnologico delle Apuane di Massa organizza nella ricorrenza della Grande Guerra, una mostra fotografica “Immagini della Grande Guerra”. La mostra si terrà nei locali della chiesa di S. Eustachio a Montignoso, dal 21 maggio al 28 maggio 2016. L’inaugurazione avverrà in occasione della festa patronale il 20 maggio alle ore 16,00. All’interno della mostra ci saranno anche immagini di gente di Montignoso che ha partecipato e che poi è caduta in battaglia, un sacrificio comune ad altri uomini che ha portato a lutti in molte famiglie di questo territorio. Questo ricordo è riproposto tramite l’esposizione di: foto, documenti e oggetti, che ci riportano ad alcuni momenti significativi che partendo dal 1914 e dalla mobilitazione generale del 1915 e d a fatti successivi ci raccontano l’intervento in guerra.
La Grande Guerra fu una tragedia enorme per l’intera nazione e per la nostra comunità. A fine conflitto i dati ufficiali riportano per la nostra provincia circa 2996 morti. In Italia furono circa 5,9 milioni i richiamati alle armi e di questi circa seicentocinquantamila i militari che morirono a causa della guerra, altri cinquecentomila rimasero invalidi di guerra, anche le popolazioni civili hanno avuto anch’esse sorte simile. Se si pensa che circa 7.000.000 erano le famiglie italiane si può affermare che una famiglia su dieci ebbe un lutto. La mostra vuole quindi ricordare questi giovani che furono impegnati nel conflitto, quei “nonni” che non sono più tornati ma soprattutto di quelli che ormai si è perso anche il ricordo. Vengono per questo riproposte alcune foto di “nonni in divisa”, di soldati-contadini o di ufficiali-borghesi che venivano lasciate come ultimo ricordo prima della partenza in quanto non sicuro era il ritorno. Foto spesso “dimenticate” in qualche cassetto delle nostre soffitte. Un ricordo non solo ai militari, ma come succedeva spesso anche dalle nostre parti, di molti giovani, donne o di uomini (sopra i quarant’anni), che non in condizione di arruolamento, venivano assunti dall’esercito come operai per sopperire al personale militare nello scavare trincee, costruire infrastrutture o adibiti ad opere assistenziali al fronte. Sono inoltre esposte anche foto attuali di quello che oggi resta nelle trincee sul Carso e di quei segni che i “nostri nonni” ci hanno lasciato su esse. Segni che ricordano i reparti come questi quelli che furono creati nella città di Massa tra il 1915 e il 1917, incisioni su pietre in trincea che testimoniano il passaggio e il sacrificio di chi lì ha combattuto e ha perso la vita. Massa fu sede sia di Distretto che di Deposito Militare (del 21°fanteria), durante la mobilitazione quest’ultimo ebbe la competenza nel creare alcuni nuovi reggimenti come il 125° il 233° e il 210° fanteria e altri battaglioni di Milizia Territoriale. Uno di questi reggimenti il 125° fanteria, nel 1915 arruolò molti giovani locali ed ebbe il suo battesimo di fuoco a Plava. Per questo nel 1923 la caserma del “Distretto” di Massa venne poi battezzata in onore a questa località, oggi situata in Slovenia. Successivamente nell’ottobre 1917 il 125° ebbe una tragica sorte in quanto venne praticamente distrutto nei pressi di Tolmino, durante la XII battaglia (Caporetto), nel punto dove avvenne lo sfondamento. La mostra è stata curata da Giuliano Marselli (responsabile del Museo Etnologico delle Apuane di Massa) ed è stata realizzata con il contributo di alcune famiglie della nostra comunità che hanno gentilmente messo a disposizioni ricordi dei loro parenti.