I collegamenti in treno fra la Lunigiana e le città capoluogo, sia della Provincia che della Toscana, sono insufficienti e mal organizzati. Sui trasporti si gioca una sfida decisiva per lo sviluppo del nostro territorio: siamo la porta della Toscana, non vogliamo e non possiamo essere condannati alla marginalità. Uno dei problemi più urgenti riguarda i collegamenti fra la Lunigiana e la Costa, al mattino, fra le 6 e le 8. Faccio un esempio: l’unico treno che impiega un tempo ragionevole da Pontremoli a Massa è quello che parte alle 6.01 e arriva alle 6.52, un orario assolutamente inadeguato per chi è costretto a fare il pendolare per lavoro. Quale ufficio o quale azienda apre alle sette meno dieci del mattino? Oggi, fra le 6.30 e le 7.30 non c’è un treno da Pontremoli alla Costa; quello che parte alle 6.27 impiega un’ora e diciassette minuti con cambio, per non parlare del treno delle 7.43, che costringe le persone a un viaggio di quasi due ore per andare da Pontremoli a Massa. Problemi simili esistono anche la sera. Stesse criticità si pongono per altre fasce orarie e per destinazioni diverse. Faccio due esempi: l’aeroporto Galileo Galei di Pisa e il nostro capoluogo di Regione, Firenze. Al di là dei singoli casi, c’è un problema da risolvere: avere collegamenti efficienti significa far circolare persone, idee, progetti, cultura. I cittadini pontremolesi e lunigianesi hanno gli stessi diritti di una persona che vive a Firenze o a Lucca: questo è un principio che deve essere riaffermato in ogni ambito, nei trasporti come nella sanità. E chi vive a Pontremoli o a Villafranca ha il diritto di poter raggiungere Massa, Pisa o Firenze in tempi ragionevoli. Oggi, invece, i pendolari si trovano di fronte a due possibilità: o andare in macchina, spendendo soldi per raggiungere il posto di lavoro, o rinunciare a spazi di vita e momenti importanti nella loro residenza, in famiglia, con gli amici, nell’impegno sociale sul territorio. Altra conseguenza di questa situazione sono le scelte dei giovani universitari: la difficoltà a raggiungere le città toscane induce i nostri ragazzi ad andare a studiare in università diverse da quelle di Pisa o di Firenze, ad esempio, quasi sempre fuori dalla Toscana. Ho posto la questione al consigliere Giacomo Bugliani, già in campagna elettorale e fin dai primi momenti della sua elezione. E’ una delle priorità del suo mandato di consigliere regionale. Da subito si è fatto carico del problema, lo stiamo trattando insieme. E’ stato avviato un percorso per arrivare alla riorganizzazione dei traporti e dei collegamenti fra la Lunigiana, Carrara, Massa e il centro della Toscana. Penso che ci siano i margini per intervenire anche senza aggiungere treni, se ciò non fosse possibile, magari facendo qualche spostamento di orario o garantendo qualche coincidenza in più. Ad esempio, non si capisce perché siano presenti diversi collegamenti diretti con la Costa nella seconda parte della mattinata: una possibile soluzione potrebbe essere lo spostamento di alcuni treni dalla seconda parte del mattino alle prime ore del giorno. Entro la fine del 2015, il consigliere Bugliani sarà in Lunigiana con la Dirigente del settore trasporti della Regione Toscana: un passaggio decisivo per arrivare al risultato. Grazie a Giacomo, finalmente stiamo affrontando il problema in modo concreto: è un primo passo per riportare Pontremoli e la Lunigiana a essere protagoniste in Toscana. Non siamo più il fanalino di coda della Regione: siamo la Porta della
Francesco Mazzoni