I prossimi 19, 20 e 21 febbraio si svolgerà a Roma la prima Assemblea nazionale che avvierà la fase costituente del nuovo soggetto politico della Sinistra Italiana. Abbiamo bisogno di una “Sinistra di Tutti e di Tutte”: non un percorso “pattizio” di ceto politico che si riduca alla sommatoria delle sigle esistenti, ma una nuova forza politica che nasca dalla partecipazione diretta di migliaia di persone.
E’ dentro questo progetto e per queste ragioni che anche i compagni e le compagne del Circolo Giacomo Matteotti di Massa non hanno rinnovato l’iscrizione a SEL già nel 2015 annunciando però la nostra partecipazione attiva e propositiva alla fase costituente del nuovo Partito. SEL dunque è “morta”, si scioglierà nel nuovo soggetto politico ma, qua a Massa Carrara purtroppo, SEL è “scomparsa” da tempo. Infatti quando, alla vecchia maniera, si privilegiano vecchi schemi e vecchie pratiche per addetti ai lavori che, nelle segreterie di partito, decidono cos’è giusto fare, reiterando all’infinito l’essenzialità dell’appiattimento istituzionale per cui conta di più un assessore anziché ri-partire dai problemi veri facendo ritrovare il gusto, la passione e la partecipazione delle persone che vogliono una Sinistra nuova e pronta alla sfida del governo al di fuori e contro le alchimie degli “accordicchi” di corto respiro che guardano al passato -non si sta contribuendo a costruire il futuro, neanche a Massa Carrara.
In questo senso, la scelta di rientrare in maggioranza ed in Giunta a Massa, è la plastica dimostrazione di un “passato che non passa”. Per ricostruire un nuovo “centro-sinistra” serve una “nuova Sinistra” che candidandosi al governo di una città lo faccia all’insegna di un radicale rinnovamento delle sue proposte programmatiche, delle sue pratiche e, non per ultimo, della sua classe dirigente – anche a Massa Carrara!
Infine, per leggere la complessità che ci circonda non bastano slogan, suggestioni o un assessore in più; serve una nuova cultura politica. Una cultura politica che si nutra di una propria lettura autonoma del mondo, della propria storia, di categorie da innovare per capire il presente e progettare il futuro. Una cultura politica che unisca le generazioni, non che le divida. Una cultura politica che combatta in radice il “nuovismo” senza profondità e senza prospettiva degli schiavi dell’eterno presente. E che per questa via sia davvero nuova, moderna, libera, in grado di essere strumento reale di cambiamento della nostra città, del nostro Paese, dell’Europa, del mondo. Tutto questo ci impegneremo a farlo vivere dentro il processo costituente ormai al via, per iniziare con entusiasmo il cammino nella direzione giusta. Noi ci saremo!
Maurizio Bonugli