“Gli strenui difensori dei carrozzoni dell’acqua pubblica dovrebbero spiegarci quello che sta succedendo”.
Così il Sindaco di Tresana Matteo Mastrini interviene sui criteri di nomina dei membri del CdA di Gaia: “L’Assemblea dei Soci si sarebbe dovuta riunire questa mattina in seconda convocazione: per capire come si muove Gaia basti pensare che la prima convocazione era per Dicembre e la seconda per il mese successivo. Questa mattina ci saremmo dovuti riunire per votare due nuovi membri del CdA senza sapere di chi si trattasse e soprattutto in base a quali criteri scelti e da chi”.
Purtroppo certa politica ha lottato per mantenere l’acqua pubblica non perché pensasse che fosse un bene inalienabile, ma perché nella gestione pubblica erano insite le nomine dei politici nelle partecipate”.
Un sistema costoso: “Secondo i dati in nostro possesso la struttura é sovradimensionata e si compone di Dirigenti per 538.086,00 euro, Consulenti per 342.460,60 euro, Collaboratori per123.475,49 euro, Consiglio di Amministrazione per 51.684,50 euro e Struttura Sindacale per 64.796,87 euro. Il tutto per un totale complessivo di 1.120.503,33 euro”.
I costi sarebbero salati anche per questo prosegue il sindaco di Tresana: “il caso Zeri dimostra come l’acqua in quanto tale costi pochissimo, ma c’è chi la considera un business”.