Riceviamo e pubblichiamo tal quale, un comunicato ufficiale a firma Augusto Cantoni, direttore generale dell’U. S. Massese 1919, a riguardo dell’arbitraggio subito dai bianconeri, nell’ultimo turno di campionato contro la capolista Camaiore: “Buongiorno a tutti. Ieri in serata ho avuto un proficuo e approfondito dialogo con il presidente Mangini . Visti i ripetuti episodi di decisioni arbitrali che ci vedono purtroppo penalizzati in questa stagione abbiamo ritenuto , per quel che possa valere , alzare la voce nei confronti di una classe arbitrale completamente deficitaria nei nostri confronti. Non possiamo più accettare né decisioni né comportamenti come quello di ieri, soprattutto dopo aver constatato in campo una netta superiorità e conseguito il merito di una vittoria morale. I nostri ragazzi ed il nostro presidente danno il massimo ogni giorno ed ogni domenica e noi non vogliamo più personaggi come il Sig. Bonaventura Corti accomodarsi alla nostra tavola , non possiamo più permetterlo. Oltre agli innumerevoli errori che ci vedono penalizzati non accettiamo più atteggiamenti di spocchia e iattanza che umiliano sacrificio e impegno di noi tutti, tifosi compresi. Il direttore di gara ha iniziato creando mille problematiche per la maglia da indossare in gara , lo fece anche a Cecina l’anno scorso quando si impuntò nel far giocare il nostro portiere con la casacca! Ha proseguito con il divieto dell’accesso in campo di un disabile nostro tifoso… per ragioni di sicurezza… togliendogli una gioia tra i mille dolori che segnano la sua vita. Le responsabilità di una protesta seppur civile e contenuta sono frutto di una direzione arbitrale assurdamente inconcepibile quasi a sembrare di parte. In 17 gare non abbiamo avuto un calcio di rigore a favore, benché la nostra presenza in area avversaria sia frequente e la direzione arbitrale di ieri come quella di altre in precedenza hanno mostrato deficit gravissimi di competenza e obiettività. Il direttore di gara di ieri non ha applicato il regolamento lasciando impuniti innumerevoli falli commessi a nostro danno in fase di ripartenza, gli innumerevoli stop per l’infortunio ad un guardalinee e le otto sostituzioni hanno portato a soli 5 minuti di recupero, ha determinato la chiusura della gara con un nostro calciatore in area in possesso di palla e ha completato l’opera consegnandoci a fine gara la lista che contrassegnava come ammonito il nostro nr.3 Nico Quilici , confondendo la squadra di appartenenza. Abbiamo dovuto far appello alla testimonianza dell’ osservatore di campo per cancellare una sanzione inesistente. Il Sig. Bonaventura Corti appartiene a quella schiera arbitrale che si ritiene massimo protagonista di questo sport non pensando che i veri protagonisti che reggono le sorti di questo sport meraviglioso sono i calciatori, le società che finanziano e i tifosi che incitano e pagano. Non penso che uscire dallo stadio con l’aiuto della forza pubblica sia un orgoglio, noi non vogliamo nemmeno più che accada, ma abbiamo bisogno che chi dirige queste gare richieda la collaborazione dei 22 in campo con assoluta umiltà apparendo disponibile e sereno e senza farsi notare , quasi nascondendosi e dirigendo con assoluta equità. Noi ce la metteremo tutta ugualmente ma vogliamo poter lottare alla pari. Non chiediamo altro. Grazie per l’ascolto e la disponibilità, gradiremmo venisse riportato il testo fedelmente . Buona Epifania a tutti. “
Massese – Camaiore 1 – 1. Duro comunicato della Massese sull’atteggiamento tenuto dall’arbitro Bonaventura Corti nel big match dell’ultima giornata.
Dopo aver assistito ad un arbitraggio ai limiti della metafisica nella gara con la capolista, la Massese alza la voce contro le iniquità perpetrate ai suoi danni.