Parte venerdì 26 febbraio 2016 dalle Stanze del Teatro Guglielmi il cammino del Comitato Provinciale per il NO nel Referendum Costituzionale relativo alla legge costituzionale nota come Boschi/Renzi che modificando 40 articoli della nostra carta fondamentale ne stravolge completamente il senso.
“Le ragioni del no” saranno presentate nel corso di un incontro, in programma a partire dalle ore 17,30, alla presenza di Francesco “Pancho” Pardi e di Francesco Baicchi, delCoordinamento per la Democrazia Costituzionale.
Sono ragioni che partono dalla necessità di fare chiarezza prima di tutto sul furto con destrezza delle parole: il referendum non è un plebisicito, come sta tentando di far credere il capo del Governo, per contare chi è con lui o contro di lui. Chi vota no non è un conservatore e non è contro le riforme: non è d’accordo su questa riforma, in corso di approvazione da parte di un parlamento e di una maggioranza “adulterata” dal “porcellum”, la vecchia legge elettorale dichiarata incostituzionale, e quindi minoranza di fatto.
L’impegno del Comitato per il No è prima di tutto in chiave di informazione corretta per mettere a nudo la retorica di chi spaccia per taglio dei costi della politica quello che è prima di tutto un taglio alla democrazia rappresentativa, grazie alla cancellazione della elezione diretta dei senatori, da un lato, e, per la Camera, grazie agli effetti collaterali della nuova legge elettorale, l’Italicum, una versione peggiorativa della storica legge truffa.
Desideriamo che tutti i cittadini siano informati del reale obiettivo della “deforma” costituzionale: lo spostamento del baricentro istituzionale a completo vantaggio di un esecutivo che sarà la diretta emanazione della segreteria del partito predominante, qualunque esso sia. La santificazione dell’uomo solo al comando.
“Le ragioni del no”, quindi, come vademecum per capire che cosa è realmente in ballo e per scegliere con cognizione di causa.