In seguito al gazebo organizzato Giovedì 14 Luglio in Cervara nei pressi della Caritas, la Lega Nord ha monitorato la situazione vigente ed è arrivata ad una conclusione : nulla è cambiato. Strano, perché durante la nostra presenza, una pattuglia delle forze dell’ordine è passata per ben cinque volte in poco più di due ore, le bevande alcoliche sparite dal centro e gli schiamazzi sopiti. La speranza però che l’amministrazione avesse risolto il problema è stata vanificata nei giorno seguenti: “Ci hanno semplicemente preso in giro. Da quando ve ne siete andati, la situazione è tornata ad essere la stessa di sempre” sono state le parole confidateci da più residenti. Come dargli torto? Ciò che chiediamo è il semplice rispetto per le persone che abitano nelle adiacenze del centro, costrette a dover rinunciare a parte dei propri diritti per cause di forza maggiore. Un esempio? Il parchetto del villaggio Apuano viene mantenuto chiuso a causa di elementi frequentanti la struttura che sporcano lo stesso con escrementi e siringhe; solo il pomeriggio è permessa l’apertura, grazie alla supervisione di alcuni residenti. Evidentemente, la sola presenza degli esponenti del Carroccio è sufficiente a risolvere le problematiche della zona : dobbiamo quindi presentarci ogni giorno in Cervara?
Cogliamo l’occasione per rispondere anche alle accuse insensate di Rifondazione Comunista per cui avremmo portato avanti “un attacco alla mensa per i poveri”: abbiamo sottolineato più volte come non è nostro volere criticare il lavoro svolto dai volontari della Caritas; anzi, abbiamo sempre lodato il loro operato e abbiamo avuto il piacere di assistere in prima persona al loro duro lavoro, complimentandoci e chiarendo le nostre posizioni con i lavoratori presenti. La struttura deve rimanere aperta, in quanto fonte di sostentamento e riabilitazione per molti, troppi, sfortunati, ma si deve avere rispetto anche per i residenti da parte di chi il centro lo frequenta.