“Nel dicembre dello scorso anno, il presidente della provincia Buffoni dichiarava in una intervista che, con i nuovi tagli previsti dalla legge di stabilità, sarebbe stato ancor più difficoltoso intervenire a sostegno dell’edilizia scolastica, di pertinenza provinciale. Addirittura ventilava l’ipotesi di non poter garantire il supporto necessario ai consumi. Nello stesso mese, Buffoni tramite decreto presentava i primi progetti da 2 milioni e 100 mila euro sulla base del DPR 172 del 17/11/2014 (sui criteri di utilizzo della quota dell’otto per mille dell’Irpef, tra i quali figurava anche la possibilità di interventi di ediliza scolastica)”. Esordisce così il segretario di Massa del Carroccio Nicola Iacopetti, che aggiunge “Pochi mesi più tardi è sempre lo stesso Buffoni a presentare gli stessi progetti, stavolta alla Regione Toscana, sulla base del Decreto Legge 104 del 2013 emanato dal Governo Letta. Da 2 milioni e 100 mila si sale a 2 milioni e 700 mila euro. Interventi che riguardano soprattutto la copertura dll’Itis Meucci, ma dopo l’inizio dei lavori, di operai, raccontano alcuni studenti, non se ne sono più visti. Oltretutto alcuni ragazzi ci hanno fatto pervenire foto degli interni dell’istituto stesso, dove si notano assenze di estintori laddove previsti da apposita segnaletica, assenza di porte nei bagni, fatiscenti e spesso usati dal personale come ripostiglio per prodotti igienizzanti lasciati “in mano” agli studenti stessi, crepe e buchi nei muri e quant’altro. Insomma – prosegue il leader della Lega – più che un istituto tecnico di un paese europeo che vuole diventare la maggior potenza europea (parola di Renzi..) sembra una scuola di Sarajevo dopo i bombardamenti. Senza contare che ad oggi, nonostante l’anno scolastico sia già ricominciato, i laboratori, anch’essi nel piano di adeguamento alle norme anti sismiche, sono ancora chiusi. L’Itis Meucci è la prima “scuola della vergogna” che fa parte di un più grande reportage all’interno delle scuole organizzato dai nostri ragazzi del Movimento Giovani Padani e Movimento Studentesco.” Coglie la palla al balzo il responsabile del MSP massese Alberto Bordigoni, che in nota chiede soprattutto agli studenti di “aprire gli occhi. La sinistra amministra questo territori e la provincia da 30 anni, e l’edilizia scolastica rientra nei suoi compiti. La sinistra al Governo oltretutto, col patto di stabilità, ha tagliato molti fondi ai territori che potevano essere investiti nell’edilizia scolastica. Spero che i ragazzi si rendano conto di questo, e se ne ricordino quando saranno chiamati alle urne a votare per la prima volta. Magari loro in quelle scuole non ci saranno più, ma un giorno quelle saranno le scuole dei loro figli.”
Si ringraziano per il contributo fotografico gli studenti dell’itis Meucci.