Storie e Sogni è il titolo della mostra organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Associazione Mussi Arte che, a Villa Rinchiostra, ci permetterà di entrare e vivere il mondo di Antonio Possenti dal 28 novembre al 19 dicembre prossimo, tutti i giorni dalle 16 alle 19.
Le oltre sessanta opere esposte rappresentano il viaggio reale (storie) o immaginato (sogni) a cui Possenti ci permette di partecipare, ognuno con il proprio sguardo, con il proprio sentire, con le proprie esperienze, con il proprio vissuto.
Con la delicata discrezione che lo contraddistingue, Possenti ci tiene per mano e ci accompagna di fronte alle sue opere, pronto a lasciarci liberi come solo il viaggiatore visionario può esserlo. Non possiamo che essergli grati. L’inaugurazione sabato 28 novembre alle ore 17
Antonio Possenti è nato a Lucca e ha trascorso l’infanzia, fino all’età di 10 anni, a Livorno, città che ha gli ha lasciato un segno, con il suo mare e il porto. Laureato in giurisprudenza, insegnante di diritto per molti anni, Antonio Possenti ha sempre coltivato la pittura e quando, bambino, gli chiedevano cosa avrebbe voluto fare da grande la risposta immediata era “il pittore”.
Agli inizi della carriera si è fatto un nome come disegnatore satirico grazie a Mino Maccari che gli chiese illustrazioni per la rivista “Il Mondo”. L’incontro, in Costa Azzurra nell’estate del 1958, con Marc Chagall risulta fondamentale per il giovane Possenti. Dino Buzzati scrive di lui: “…non si ha difficoltà a trovare citazioni e suggestioni di noti pittori e artisti da cui egli attinge con molta discrezione in modo che non ci se ne accorge…Possenti è un pittore fantastico e aristocratico…“. L’elenco dei nomi importanti che nel corso degli anni hanno scritto di Antonio Possenti fa capire quanto il suo modo di fare pittura, il suo mondo abbia ammaliato critici e letterati. Per citarne alcuni: Pier Carlo Santini, Piero Chiara, Aldo Busi, Massimo Duranti, Alfonso Gatto, Paolo Levi, Raffaele Carrieri, Umberto Cecchi, Giorgio Soavi, Marcello Venturoli. Vittorio Sgarbi, che lo ha definito “coltissimo pittore dell’Altrove” ha scritto: “Possenti è un uomo e un pittore fuori dall’ordinario: dolcissimo, pieno di idee e impareggiabile inventore per sé e per gli altri. Possenti è delicato poeta di un surrealismo fin qui ignorato… Vedo in lui un Goya festoso, se non felice, con lo stesso tocco impalpabile e liquido, … Non il sogno, ma l’invenzione del sogno: ciò che lo fa appartato e naturalmente nuovo rispetto ai maestri cui egli ha più guardato“. Giorgio Saviane dice: “Su Antonio Possenti è stato detto di tutto, perché è tutto: un pittore che non suscita parole è come un mago che non fa miracoli, mentre è proprio seguire l’impossibile la dote suprema di possenti, che non si ferma davanti a nulla per inventare e l’invenzione è sempre miracolo e un po’ pazzia. Qual è l’artista che non sia anche matto?…A Possenti non piace ritrarre, pare che il segno gli esca dall’anima già composto a spiattellare l’ironia, la tragedia, la stupefazione, il ridicolo, l’estasi”.
Fonte Comune di Massa