Le Ronde che periodicamente ed ostinatamente vengono riproposte prima ancora che “illegali” sono del tutto inutili. Al netto della propaganda non possono in nessun caso sostituirsi alle forze dell’ordine le quali operano, ogni giorno, per garantire la sicurezza dei cittadini nonostante i “tagli” dell’ultima legge di Bilancio del governo Renzi.
Ma il problema della sicurezza urbana, non può essere eluso dall’Amministrazione comunale che dovrebbe agire con precise deliberazioni soprattutto sul versante della cosiddetta “sicurezza partecipata”.
Infatti, una Amministrazione comunale, oltre alla legittima richiesta di un maggior controllo del territorio e di un più efficace contrasto alla criminalità da parte degli organi preposti, per abbattere la percezione di insicurezza deve intervenire con tutte le risorse necessarie sulla vivibilità dei quartieri dalla montagna al mare e col coinvolgimento attivo della cittadinanza.
Andrebbe messo a punto un vero e proprio Progetto per una Città “SI-CURA”. Intanto utilizzando i finanziamenti regionali disponibili in base alle L.R. 38/2001 per concorrere “allo sviluppo dell’ordinata e civile convivenza della comunità toscana” col sostegno dei “progetti finalizzati a migliorare le condizioni di sicurezza delle persone”, promuovere “l’integrazione delle politiche sociali e territoriali, di competenza della Regione medesima e degli enti locali, con le politiche di contrasto della criminalità, di competenza degli organi statali”.
E poi, intervenendo sulla qualità delle nostre periferie recuperando in qualità della vita, socialità, partecipazione e prevenzione del disagio.
Occorre “prendersi cura” del territorio e dei cittadini con investimenti a Bilancio contro il degrado urbano, la cura degli spazi verdi, il potenziamento dell’illuminazione pubblica e dei servizi pubblici quali il trasporto (anche notturno), l’individuazione e la fruibilità di luoghi di aggregazione e ella socialità comunali con la promozione di attività multidisciplinari in collaborazione con le tante associazioni (anche in orari serali). Quella degli impianti sportivi.
Un rinnovato ed oculato decentramento di alcuni uffici comunali per offrire servizi di vicinato efficienti. L’istituzione dei “Consigli del Territorio” sul modello del vicino Comune di Carrara e la moltiplicazione di momenti “istituzionalizzati” di incontro con la cittadinanza per ascoltarne le problematiche, i bisogni e per condividere le soluzioni possibili.
Favorire la creazione regolamentata delle cosiddette “Social Street” sull’idea nata dall’esperienza del gruppo facebook “Residenti in Via Fondazza” di Bologna iniziata nel settembre 2013. L’obiettivo delle Social Street è quello di socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità, conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune e trarre quindi tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale.
Infine, ma non per ultimo, realizzare un modello di operatività integrata tra le Polizie Municipali dei tre Comuni di costa, per consentire una azione coordinata di pattugliamento e di controllo serale e notturno di area vasta in sinergia con le altre forze dell’ordine.