Venerdì 27 Maggio, alle ore 18 presso le Stanze del Teatro Guglielmi si è tenuto il dibattito in oggetto coordinato da Roberto Faina, presidente dell’Associazione, al quale hanno offerto il loro contributo il dott. Norberto Petriccioli, capo di gabinetto della provincia di Massa Carrara che negli ultimi anni ha seguito i lavori in carico all’amministrazione provinciale, e il dr. geol. Enrico Bartoletti, responsabile Genio civile Toscana Nord, il quale, in seguito al passaggio di alcune competenze tra le province e la regione Toscana, ha assunto la titolarità in materia di progettazione e realizzazione interventi di difesa della costa.
Il problema erosione sembra principalmente competenza dei tecnici, ai quali la politica però deve rispondere mettendo a disposizione risorse economiche per completare gli studi della costa e avviare i lavori laddove il fenomeno erosivo insiste maggiormente.
Lo studio di fattibilità dell’università di Bari dei primi anni duemila, punto di riferimento per gli interventi degli anni successivi (come ad esempio i geotubi) è in parte ancora attuale, ma non spiega completamente l’erosione della costa alla quale concorrono, oltre alla variazione delle correnti marine, anche altri fenomeni, tra i quali principalmente il limitato apporto di materiale sabbioso dal fiume Magra sia per una riduzione dello stesso (dovuta a interventi umani e naturali) che per il suo deposito forzato in prossimità del porto di Marina di Carrara; sono pertanto necessari nuovi studi e valutazioni.
I lavori che hanno riguardato il tratto di costa tra il fiume Frigido e il fosso Poveromo termineranno nei prossimi giorni, con il completamento dei “pennelli” di scogli a vista e scogli soffolti (ovvero sotto il pelo dell’acqua), e hanno permesso il recupero di alcuni metri di linea di costa.
La Regione Toscana ha messo nero su bianco le sue scelte tramite la delibera di giunta n 433 del 10/05/16 con la quale ha approvato il documento operativo per il recupero e riequilibrio della fascia costiera in attuazione dell’art.18 della L.R.80/2015 Norme in materia di difesa del suolo, tutela delle risorse idriche e tutela della costa e degli abitati costieri, prevedendo per l’intera costa toscana un impegno economico complessivo di 115 milioni di euro. Per il nostro tratto di costa sono state previste risorse per un totale di 29,5 milioni di euro, ed in particolare per il tratto tra il fiume Lavello e il fiume Frigido (grazie anche all’importantissimo passaggio da SIN a SIR avvenuto nel 2014 e che fino a quel momento allungava in maniera esponenziale i tempi di qualsiasi intervento per problemi legati alla bonifica) e per il tratto tra il fosso Poveromo e il fiume Versilia.
Il lavoro di indagine e progettazione è previsto per il 2016, e sono stati stanziati un totale di 330 mila euro, mentre i progetti conseguenti saranno attuati entro il 2022, per i quali sono stati previsti 26 milioni di euro per il primo tratto e 3,5 milioni di euro per il secondo tratto.