“I lavoratori di Sanac hanno ricevuto l’ennesima delusione, che sa tanto di mancanza di serietà. Il Ministero aveva garantito che Acciaierie d’Italia, che non dimentichiamolo è il più grande gruppo siderurgico italiano e società partecipata dello Stato, avrebbe proposto un’offerta. Invece, anche se poi magari poteva perdere al netto di offerte migliori, non ha nemmeno partecipato. Credo sia grave e da Consigliera prima e da cittadina poi, penso che sia importante chiedere informazioni in merito. Capire perché non ha partecipato, provare a capire come sono andate le cose. Semplicemente. Avere risposte in un mondo che al popolo e ai lavoratori e alle lavoratrici di risposte se ne danno sempre meno. Quali sono le responsabilità del Ministero dello sviluppo economico e del Governo? Chiedo al Consiglio Comunale di Massa ma anche a quelli limitrofi, di farsi sentire, anche attraverso un documento condiviso. “Non si gioca sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici”. L’ha detto il sindacalista Nicola del Vecchio e lo condivido. È stancante ritrovarsi ancora una volta a esprimere solidarietà. Per chi come noi vive in una città di Provincia, spesso i lavoratori e le lavoratrici in difficoltà hanno un nome e un cognome, un volto. Ne conosciamo la storia, i progetti, le speranze e le lotte, e spesso la solidarietà rimane solo un gesto simbolico, ma non per questo dobbiamo esimerci. Al contrario, dobbiamo far si che la problematica di una lavoratore diventi anche la nostra. Perché ci riguarda, più da vicino di quanto sembri.
Elena Mosti