“Ciò che rende gli uomini membri della stessa civiltà e permette loro di vivere e lavorare insieme in pace è che, nel perseguimento dei loro sforzi verso risultati concreti, sono guidati e limitati dalle stesse norme astratte. Se l’emozione o l’impulso indica loro che cosa vogliono, le regole convenzionali indicano loro se e come possono ottenerlo. L’azione, o l’atto di volontà, è sempre un evento particolare, concreto e individuale, mentre le regole comuni che li guidano sono sociali, generali e astratte. Ciò che riconcilia gli individui e li unisce per formare il tessuto comune e duraturo della società è che essi rispondono a situazioni particolari in base alle stesse regole astratte.”
Friedrich von Hayek
La coesione sociale in una grande società può ritrovarsi solo nel diritto.
Mentre il dibattito pubblico e lo sforzo dell’amministrazione sono concentrati su come fermare il fenomeno delle “ronde”, quasi come se esse fossero il vero male che affligge la città, l’attenzione non si focalizza sul reale problema che viene, forse artificiosamente, sottaciuto: una cronica incapacità dei chi amministra a far rispettare le semplici regole.
L’approccio nomocratico descritto da Von Hayek evidenzia quanto sia sufficiente, ed al tempo stesso semplice, permettere ad una comunità di vivere serenamente: rispettare le norme.
La codificazione, d’altro canto, è da sempre lo strumento che ha permesso alle civiltà di svilupparsi in nome di una serie di convenzioni scritte ed accettate da tutti.
Non è da meno il comune di Massa che più volte ha fallito nell’applicazione di quanto scritto, dagli appalti ai contratti.
A questo maelstrom non si è sottratto il “Regolamento di Polizia Urbana” approvato con atto di Consiglio Comunale n. 25 del 15 maggio 2014 ed entrato in vigore 16 giorni dopo.
Una serie di regole che portarono a vivaci discussioni, come quella per eliminare la parola “accattonaggio”, ritenuta offensiva, e a duri lavori di cesello per cercare di apparire severi, ma nella realtà assai tolleranti.
Ma all’art. 57, facemmo inserire, attraverso un emendamento, il 7° comma che recita “Tutte le entrate derivanti dalle sanzioni di cui al presente regolamento saranno oggetto di un apposito report in sede di Bilancio Consuntivo”.
Ritenendo che quanto sta accadendo adesso nel nostro territorio è frutto di incuria e degrado, e che nulla viene fatto affinché si ponga un argine a questa pericolosa deriva, mai come adesso quel comma, considerato la cartina al tornasole di tutto quell’insieme di norme astratte, trova una sua valenza.
Il valore e la capacità di amministrare si misurano anche dalla volontà di far rispettare le regole che si sono date e pertanto con la presente interpellanza urgente
si chiede
al Sindaco o all’Assessore di riferimento:
- di voler informare sul motivo per cui, in sede di bilancio consuntivo 2014 non sia stato trattato l’apposito report previsto;
- di portare a conoscenza se nel corso dell’anno 2015 sia stata elevata qualche sanzione riferita al Regolamento di Polizia Urbana;
- di voler provvedere a far adempiere a quanto scritto nel suddetto regolamento al fine di riportare questa città ad un decoro degno di un capoluogo di Provincia.