Diversi dibattiti e manifestazioni hanno scandito in questi ultimi giorni la vita di numerose famiglie italiane, che si sono riunite per parlare della diffusione, all’interno delle sedi scolastiche, della teoria gender. Giovedì scorso si è tenuta una conferenza in merito anche a Massa, nella parrocchia di S. Pio X, ed a parlare della manifestazione vi è Sonia Mannella, avvocatessa e Presidente del comitato locale dell’Associazione difendiamo i nostri figli:”All’incontro di ieri sera- dichiara Mannella- la parrocchia di San Pio X si è animata da genitori ed insegnanti venuti per ascoltare il Collega Avv. Simone Pillon, familiarista, consigliere nazionale delle Associazioni Familiari e membro fondatore del comitato Difendiamo i nostri Figli, che ci ha raggiunti da Perugia, per illustrarci le ricadute, anche in campo scolastico, dell’ideologia gender; presente anche la Presidentessa della Manif Pour Tous dell’Umbria.
Abbiamo organizzato questa serata per capire maggiormente le problematiche connesse al disegno di legge Cirinnà, quello c.d. della Buona Scuola.
Dopo la manifestazione nazionale del Family Day del 20 giugno scorso a Roma in cui hanno partecipato centinaia di famiglie, si parla della presenza di circa 1.000.000 di persone – a difesa dell’istituto del matrimonio, della famiglia composta da 1 uomo e da 1 donna, del diritto del bimbo ad avere una figura materna ed una figura paterna, senza dover subire già dalla scuola dell’infanzia la propaganda dell’ideologia gender – abbiamo sentito l’esigenza di difendere i nostri figli dalla teoria gender che sta avanzando in maniera sottile, subdola e sempre più preoccupante nelle scuole, anche del nostro territorio.
E così per promuovere il diritto del bambino a crescere con mamma e papà e difendere la famiglia naturale dall’assalto a cui è costantemente sottoposta, anche a Massa sull’onda della già costituita organizzazione, abbiamo fondato il 22 agosto scorso il Comitato Difendiamo i Nostri Figli.
Ed abbiamo provveduto alla stampa di locandine che descrivono cosa sia il gender e cosa sta accadendo nelle scuole, dove, con la scusa della lotta all’omofobia ed agli “stereotipi di genere” si intende insegnare ai nostri figli che la dualità maschile e femminile non è una ricchezza per l’uomo ma una costrizione culturale dalla quale bisogna liberarsi. Difatti, alcune scuole in diverse citta (Roma, Trieste, Torino, ecc..) hanno cominciato a sostituire i termini madre e padre con genitore 1 e genitore 2 ad abolire la festa del papà e della mamma, a leggere ai bambini fiabe di personaggi con “famiglie omo-genitoriali”, ed altro ancora. In base a questa ideologia ogni individuo nascerebbe “neutro” rispetto ad infinite “identità di genere” che solo lui sceglierà per sè.
Al termine dell’ampia argomentazione del Collega Pillon si è aperto uno spazio per le domande e le esperienze della platea che, da tanto interessata, non è bastato. Ho dovuto, però liberare per le 24.30 il Collega che doveva rientrare a Perugia, ma anche dopo la sua partenza alcuni presenti hanno continuato a portare esperienze ed a chiedere informazioni pratiche.
Mi pare sia necessario riflettere, prima di tutto, riguardo alla realtà in cui ci troviamo e verso cui stiamo andando”.