Anche oggi invitata ad un’iniziativa. Quella organizzata dalla CGIL, per parlare insieme al membro della segreteria nazionale CGIL Gianna Fracassi e al filosofo e docente alla Sapienza di Roma Michele Prospero della Carta Dei Diritti UNIVERSALI Del Lavoro. Presenti anche il Sindaco di Massa e altri esponenti della politica massese. Nel mezzo gli interventi delle protagoniste: le persone. Lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, licenziati e precari. Un tema di primaria importanza, fondamentale. Un testo che vuol essere una proposta di legge di iniziativa popolare. 97 articoli che parlano di noi, dei nostri doveri e dei nostri diritti, in una realtà che ormai guarda sempre più ad un capitalismo difettoso e spietato a discapito di una soggettività da considerarsi nella sua complessità. Una soggettività, ci ha ricordato Prosperi, che “deve essere sociale e universale”. Ho ascoltato con attenzione ed interesse, perché oggi ero presente nel ruolo di Assessore, ma ero lì anche come precaria. Simbolo di una generazione che va avanti in una giungla di contratti a tempo determinato, tirocini formativi mal pagati, stage non retribuiti, borse universitarie di cui si benefica ma che non possono essere stanziate. E da lì la precarizzazione della vita, che ci si può organizzare di sei mesi in sei mesi, in un futuro precario pure quello dove siamo considerati perennemente giovani ed invecchiamo senza diventare adulti. Passa il concetto dell’ “anche troppo se ho trovato questo”, in un ribasso continuo di possibilità spicciole. Oggi ho sentito parole dignitose ringrazio Paolo Gozzani per avermi invitata.