Rifondazione Comunista non è voluta entrare nella bagarre mediatica che si è creata a seguito della votazione dell’ordine del giorno del consigliere Stefano Benedetti. Riteniamo che la aconfessionalità delle istituzioni pubbliche sia una garanzia per tutti le cittadine e i cittadini e un rispetto nei confronti di chi abbraccia fedi differenti, il faro che dovrebbe guidare un’amministrazione. La laicità dello stato è un valore fondante la nostra Repubblica e rivendichiamo con forza la sua importante attualità. Reputiamo inoltre che anche nelle scuole debba essere rispettato il pensiero e la fede di tutti, riconoscendo a tutti la possibilità di usufruire del servizio scolastico in una scuola pubblica e laica. Purtroppo oggi così non è e notevoli sono le difficoltà di quei genitori che, legittimamente e senza ledere diritti altrui, chiedono che in sostituzione delle ore di religione vengano fornite alternative formative ed educative. Per questo abbiamo votato contro l’ordine del giorno citato e avremmo sperato che tutto il consiglio comunale rigettasse tale atto proprio in relazione al ruolo laico che spetta alla pubblica amministrazione. Così però non è stato.
Abbiamo però anche deciso di non intervenire nella discussione per due ordini di motivi: primo perchè ritenevamo l’argomentazione portata fortemente strumentale, fortemente stridente con altre posizioni del consigliere Benedetti, molto lontane dai principi cristiani dell’accoglienza e della fratellanza. In secondo luogo perchè riteniamo che i problemi della nostra città e della nostra società siano ben altri e che il tempo da dedicare a questi sia prezioso.
Proprio su questi temi, nei recenti incontri di maggioranza di metà mandato, Rifondazione Comunista ha preso un impegno forte con la città ponendo degli obiettivi programmatici minimi, fermi e ben definiti che riteniamo debbano essere raggiunti. Siamo stanchi della serie inconcludente di posizioni dettate esclusivamente da equilibrismi interni al Partito Democratico e siamo altrettanto consapevoli che alcuni problemi erano già stati evidenziati dalle linee di programma, che a suo tempo avevamo sottoscritto. Abbiamo quindi ritenuto che fosse necessario mettere nero su bianco, con tempi certi, alcuni punti che andassero proprio a definire gli impegni futuri di questa amministrazione. Lo abbiamo fatto rimarcando il perimetro politico che ha fatto nascere questo governo della città, unico ambito in cui ancora ci riconosciamo, lo abbiamo fatto rimarcando, con critica positiva, anche alcune questioni sulle quali non si è riusciti assolutamente a segnare un nuovo passo come il tema della partecipazione e della sinergia fra sociale e cultura.
Rifondazione si confronta su questo, si mette in gioco nella città non sugli equilibri di potere che hanno il fine di creare clan, ma sulle scelte politiche e programmatiche che la maggioranza ha finora condiviso. Riteniamo questo passaggio fondamentale per una valutazione dell’operato di questa amministrazione che non può più essere, come una certa tradizione politica vuole, autoreferenziale, ma aperto alle cittadine e ai cittadini. Alcuni punti programmatici:
1. Definizione del regolamento degli agri marmiferi (entro 12 mesi)
2. Definizione del nuovo piano del traffico (entro 12 mesi)
3. Estensione a tutto il territorio, per passi successivi, della raccolta domiciliare differenziata dei rifiuti
4. Promozione del Tavolo permanente congiunto tra le forze sociali per le vertenze sul lavoro (entro 6 mesi)
5. Sviluppo del progetto SPRAR sull’accoglienza profughi, superamento dei campi nomadi, operatività per il superamento delle differenze di genere e lotta alla violenza sulle donne
6. Mantenimento del carattere pubblico delle aziende erogatrici i servizi pubblici quali acqua e gestione dei rifiuti.
A tutti i punti contenuti nel documento noi riteniamo di dovere legare il nostro impegno riservandoci invece di aprire, per altri temi, discussioni specifiche caso per caso. L’odg del consigliere Benedetti, che a nostro parere ha messo in discussione sia la laicità dell’istituzione che i consiglieri rappresentano e sia il ruolo di questa amministrazione e della sua maggioranza, è un esempio dell’approccio critico-costruttivo del nostro comportamento.