“Nella preparazione della Costituzione il governo non ha alcuna ingerenza, nel campo del potere costituente, il Governo non può avere alcuna iniziativa neanche preparatoria. Quando l’assemblea discuterà pubblicamente la nuova Costituzione, i banchi del governo dovranno essere vuoti”. Da questa citazione di uno dei padri della Costituzione, Piero Calamandrei, e dalla constatazione che in Italia sta accadendo esattamente il contrario, è partito il cammino del Comitato per il NO nel referendum costituzionale.
Alle Stanze del Guglielmi, di fronte ad un folto pubblico, è stato Francesco Baicchi, del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, a fare una rapida carrellata sulle ragioni del NO, prima fra tutte la violazione del principio di rappresentanza, con la soppressione del suffragio universale diretto per l’elezione del futuro Senato, e con la Camera che, in pratica, grazie all’Italicum, sarà in mano alle segreterie dei partiti, “anzi – ha detto Baicchi – di un partito, quello che vincerà le elezioni” grazie alla adulterazione del premio di maggioranza, “per cui avremo in Italia una minoranza che governerà con i poteri di una maggioranza”, che aprirà varchi pericolosi per i sostenitori “dell’uomo solo al comando, qualunque esso sia”.
Da qui il compito primario dei Comitati per il NO: informare e fare chiarezza. Dietro l’esca retorica del “taglio ai costi della politica e della semplificazione legislativa”, c’è l’amo dello svilimento della rappresentatività, una complessità legislativa, fatta di una dozzina di iter, una rischiosa mutazione genetica che qualcuno non poi così sommessamente inizia a chiamare “autoritaria”, ma che sicuramente intaccherà l’equilibrio dei poteri a tutto vantaggio di un esecutivo che potrà dettare, a suo piacimento, tempi e modi dei lavori del parlamento.
“Non siamo contro le riforme – ha concluso Baicchi – abbiamo un’idea di riforma, siamo contro questa “deforma” che possiamo solo accettare o rifiutare in toto. Preferiamo dire No per garantirci il diritto di cambiare”.
Il processo di adesione al Comitato del NO è aperto a tutte le persone, singole o in associazione, che vorranno condividere le ragioni del no e che hanno a cuore il primo bene comune, la Costituzione della Repubblica Italiana.
Per info e adesione al Comitato: comitatonomassacarrara@gmail.com oppure su facebook “referendumcostituzionalevotiamonomassacarrara”.