“La sicurezza è una condizione imprescindibile per garantire ai cittadini il pieno esercizio delle libertà riconosciute dal nostro ordinamento giuridico, in forma individuale e collettiva. Per cui il mantenimento di adeguati livelli di sicurezza rappresenta un fattore determinante per lo sviluppo sociale ed economico del territorio, oltre che un fondamentale parametro di valutazione della qualità della vita di una comunità. Quindi il tema della sicurezza, il cui presidio è costituito dal mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, deve riguardare, più in generale, ogni attività finalizzata ad assicurare il rispetto delle norme che regolano la vita civile e il miglioramento delle condizioni di vivibilità, la convivenza civile e la coesione sociale”. E’ questo l’indirizzo che il sindaco Volpi e la coalizione che lo sostiene si sono dati sul tema sicurezza, come ricorda il consigliere comunale riconfermato Stefano Alberti del Pd.
“Infatti nel nostro programma – puntualizza Alberti – non è un caso che sia specificato che la sicurezza sia un bene comune e come tale vada garantita a tutti coloro che vivono, lavorano e studiano nella nostra città. La nostra città è una realtà sicura e tranquilla. Ci sono però alcune zone su cui c’è da intervenire di più e meglio per questo metteremo più telecamere e chiederemo più agenti per controllare quelle aree. Ad esempio nel Piano Periferie è previsto un cospicuo investimento per aumentare e rinnovare l’illuminazione pubblica e per installare nuove telecamere di controllo”.
Per l’esponente dem la prossima amministrazione quindi dovrà lavorare “per superare situazioni di disagio e degrado perché la sicurezza si garantisce anche con più lampioni e più iniziative sia sociali che culturali. Ed è questo che faremo. Anche prevedendo una delega alla sicurezza per il recupero di un rapporto di fiducia anche fra cittadini”
Una delega che nel programma del centrosinistra dovrà affrontare in maniera trasversale le tematiche del contrasto al disagio e al degrado, concepire la sicurezza come un bene collettivo e rapportarsi costantemente con le associazioni del territorio, i negozi di quartiere e con le forze dell’ordine. “E in più – assicura Alberti – abbiamo intenzione anche di proporre la sperimentazione del vigile di quartiere”
“Ma fare sicurezza – ci tiene a precisare Alberti – significa soprattutto esercitare una funzione attiva nelle politiche della sicurezza urbana mettendo in campo interventi coordinati dall’urbanistica alle politiche culturali, del tempo libero e sociali, e coordinare più efficacemente polizia urbana e forze dell’ordine”.
Ed è lungo questo binario che l’esponete del Pd spiega che “realizzeremo politiche di sostegno ai negozi di vicinato che svolgono un presidio importante di relazione e di “faro” sul territorio perché l’impoverimento o la chiusura degli esercizi commerciali corrisponde spesso in molte realtà all’abbandono e al degrado. Per questo sosterremo ancora di più le associazioni sportive come “vaccino” al degrado con il loro enorme valore sociale, formativo ed educativo. E per questo amplieremo il progetto, già fatto partire due anni fa, del “Controllo del vicinato” quale formula aggregativa meritevole di promozione e incentivazione su tutto il territorio comunale, anche in termini di coesione sociale e recupero di rapporti di vicinato improntati alla collaborazione e al mutuo soccorso”.
Insomma “nessuna “ronda” o pagliacciate simili sponsorizzate dalle destre”, ma, spiega Alberti, “cittadini residenti che osservano ciò che accade nel proprio quartiere e/o strada e possono comunicare le informazioni alle Forze di Polizia o alla Polizia Municipale, astenendosi in ogni caso dall’assumere comportamenti incauti e imprudenti, che potrebbero determinare situazioni di pericolo per se medesimi o altri”.
“Cioè incentiveremo un controllo sociale diffuso che significhi anche recuperare le regole del buon vicinato e promuovere attenzione sociale, condizioni imprescindibili per la prevenzione dei furti nelle abitazioni e dei reati di microcriminalità in genere” conclude Alberti.