Girano notizie, nella nostra città, di ipotetici protocolli gender diffusi in alcune scuole e di un manuale edito dalla Provincia di Massa Carrara sull’ideologia gender. Esiste un elenco di istituti qui a Massa dove è già stato avviato un percorso di educazione gender già dallo scorso anno scolastico, ed anche quest’anno, all’insaputa dei genitori dei bambini, qualcuno avrebbe intenzione di iniziare un percorso di genere e nel merito è già stata attivata la mobilitazione e fra qualche giorno molte famiglie si incontreranno per dibattere sulla questione. E’ bene che l’argomento venga reso pubblico, informando la cittadinanza di quanto sta succedendo, come il caso di una famiglia che, appena saputo che nella scuola frequentata dalla figlia a Marina di Massa si avvierà un percorso gender, l’ha ritirata da scuola iscrivendola in un altro istituto.
Al fine di salvaguardare il diritto di crescere nella normalità che i nostri figli hanno, sarebbe opportuno che le famiglie tradizionali si attivassero e scrivessero una lettera ai Dirigenti scolastici, al Sindaco Volpi e al Vescovo, citando la Convenzione Europea, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’ Uomo e la Costituzione.
Considerato che secondo la teoria gender, il genere maschile e femminile sono imposizioni culturali della società che non riguardano la natura umana, ogni individuo nascerebbe neutro rispetto all’identità di genere, che sceglierà da solo…e che con tale presupposto viene eliminata la complementarietà maschile e femminile, modificando le leggi sulla famiglia ed intervenendo sull’educazione dei bambini a scuola, diventa obbligatorio per le famiglie cattoliche e tradizionali attivarsi a tutti i livelli per continuare a garantire il principio che la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna rappresenta l’istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita e che è il nucleo naturale e fondamentale della società e come tale, ha diritto di essere protetta dalla società e dallo Stato.
Detto ciò, mi permetto di chiedere al Sindaco di Massa di informare la cittadinanza sul protocollo gender nelle scuole e vorrei che ci facesse anche sapere se realmente è già stato deciso di avviarlo in alcuni istituti della nostra città. Se così fosse, vorrei che il Sindaco informasse la cittadinanza se sono state interpellate le famiglie e cosa è emerso dal confronto.
Mi associo al consigliere Stefano Benedetti, il quale chiede al sindaco di emettere un’ordinanza con la quale si impongano a Dirigenti e Docenti le seguenti prescrizioni :
1)Che la scuola notifichi alle famiglie con congruo anticipo e per iscritto la programmazione di ogni lezione, progetto, attività didattica che si tiene dentro e fuori l’istituto e riguardante le questioni fisiche e morali connesse con la sfera affettiva e sessuale degli scolari e campagne contro il bullismo o le discriminazioni ,razzismo e la parità di genere;
2) Che nella notifica sia descritto in modo corretto e dettagliato il contenuto dell’attività didattica;
3)Che in mancanza di tale notifica o in mancanza del consenso scritto delle famiglie, il figlio sia automaticamente esonerato dal partecipare al progetto in oggetto.
Nel contempo, mi rendo disponibile con le famiglie tradizionali dicendo che possono contattarmi anche tramite Facebook, per poterci organizzare creando una mobilitazione generale contro i tentativi di allontanamento dalla retta via che i nostri figli potrebbero subire frequentando le lezioni che trattano tale argomento.
Manuela Angeli
Vice presidente “Massa Città Nuova”