Rispondiamo sempre con grande piacere ai deliri che periodicamente escono dalla segreteria PD di Via Groppini. Forse in quella strada si vive al di fuori dello spazio e del tempo e non ci si rende conto, o meglio si finge di non rendersi conto, dell’evidente incapacità dimostrata dalla politica di affrontare e gestire il settore del lapideo.
Parole che non incantano più nessuno, il patetico assegnare posizioni surreali agli avversari, nel maldestro tentativo del PD di occultare le proprie responsabilità, si risolve in un boomerang che non può che stamparsi in faccia a chi lo ha lanciato. Dopo averci accusato di voler chiudere le cave, probabilmente domani il PD dirà che vogliamo abolire la fiera di San Andrea.
Tutti noi conosciamo quali sono le principali problematiche, così come i punti di forza, del comparto lapideo. A fronte dell’interesse imprenditoriale nel generare profitti e accrescere il patrimonio delle proprie aziende, l’amministrazione comunale, di cui ‘’ci pare ’’ il PD faccia parte attivamente da anni, non ha mai saputo anteporre le priorità dei cittadini.
Non è sufficiente ancorarsi all’elemento occupazionale che certamente il Movimento 5 Stelle non vuole negare, vista l’importanza vitale del lavoro oggi più che mai bene prezioso, anche se le esigenze del mercato hanno spostato la filiera produttiva del lapideo altrove. Elemento su cui lavorare e da recuperare, di concerto con quelle aziende che hanno intenzione di invertire un trend in atto da anni, investendo nel tessuto produttivo cittadino sul capitale umano e promuovendo con cognizione di causa su un binomio pressoché sconosciuto all’amministrazione locale, cultura e turismo.
Ma i temi su cui la politica in questi anni ha clamorosamente fallito sono gli aspetti ambientali e contributivi correlati all’industria del marmo.
Anche gli ultimi studi commissionati dalla Regione Toscana hanno riaffermato la fragilità del nostro territorio dal punto di vista idrogeologico e sottolineato con forza la stretta relazione tra i rischi alluvionali e la vergognosa gestione delle montagne.
In merito ai proventi del lapideo per le casse comunali poi, gli ‘’errori’’, o forse sarebbe meglio chiamarli ‘’orrori’’ della politica, sono mostruosi. Anni di accordi basati su condizioni nettamente sfavorevoli al comune (leggi cittadini) hanno contribuito ad accumulare un debito enorme acceso per costruire un infrastruttura necessaria proprio all’industria del marmo! Abbiamo visto di tutto, procedimenti di revisione dei canoni delle cave posti in essere senza tenere conto delle norme cardine del diritto amministrativo, ovviamente cassati dal Tar, che denotano tutta l’inconsistenza e l’incapacità dell’amministrazione. Ricordiamo al PD l’intervento recente del collegio dei revisori dei conti che ha denunciato al consiglio comunale la superficialità e l’inadeguatezza del sistema di riscossione posto in essere dall’amministrazione. E ricordiamo l’ennesimo goffo tentativo del PD, a fronte di quella denuncia, di nascondere la polvere sotto il tappeto rifiutando la nostra proposta di istituire una commissione d’inchiesta per fare chiarezza e trovare soluzioni efficaci e condivise. Forse sarà che al PD la parola ‘’inchiesta’’ sia indigesta? Per non parlare della pantomima che sta andando in scena tra Regione e Governo (entrambi, ‘’ci pare ’’ PD) sulla storica questione dei ‘’beni estimati’’.
Siamo consci che i problemi siano complessi e le soluzioni per nulla scontate, visto il quadro nefasto che questi esperti amministratori ci lasceranno, ma Carrara vuole cambiare e noi intendiamo essere parte integrante di questo cambiamento.
Movimento 5 Stelle Carrara