Appare evidente che l’amministrazione comunale sta portando avanti scelte politiche scellerate a vantaggio dei soliti noti e dei suoi accoliti, con modalità degne di una tirannia medioevale.
Quanto accaduto in merito al tanto discusso protocollo di intesa che consentirebbe il transito dei camion rasenta profili di assoluta follia e totale spregio delle regole democratiche. Il sindaco a dicembre dello scorso anno chiese alla sua maggioranza di votare contro una mozione che impediva il passaggio da Carrara dei camion provenienti dalle cave sul Sagro, con la promessa che lui “uomo delle istituzioni” (così si autocelebrava..), avrebbe prima sentito la Provincia, il Parco delle Apuane, per poi riferire al Consiglio sull’opportunità di approvare il transito dei camion; la sua maggioranza chiaramente ubbidiva, smentendo di fatto se stessa, visto che alcuni consiglieri avevano bocciato tale passaggio in commissione marmo solo pochi giorni prima.
Arriviamo a giugno, sulla stampa il sindaco dice chiaramente di aver firmato un protocollo di intesa per permettere il passaggio dei camion, ignorando quanto promesso al consiglio pochi mesi prima. Nel consiglio comunale successivo, a fine giugno, la maggioranza boccia una nostra mozione CONTRO il passaggio dei camion, e ne approva una propria in cui invita l’amministrazione ad autorizzare i tali passaggi; il 17 agosto, la perla nera: viene pubblicata una delibera di giunta del 9 giugno in cui la giunta approva uno schema di protocollo di intesa per permettere i transiti.
Tale inqualificabile comportamento viola i più basilari principi di trasparenza visto che la giunta, omettendo per oltre due mesi la pubblicazione della delibera, ha preso in giro non solo il Consiglio Comunale (o meglio.. la sua stessa maggioranza) ma anche i cittadini di Carrara che hanno il diritto di conoscere le scelte scellerate che incidono sulle loro vite.
Inoltre è altrettanto evidente quanto l’amministrazione, a cominciare dal sindaco, sia totalmente succube della lobby degli imprenditori del lapideo e del suo consigliere comunale (e provinciale) Lucio Boggi del PARTITO “democratico”, titolare proprio di una cava sul Sagro.
Questi amministratori stanno coprendo la città di vergogna con una linea politica che non rispecchia i valori democratici e che mette a rischio l’incolumità dei cittadini.
Auspichiamo che anche i consiglieri di maggioranza vogliano prendere atto che il consiglio è stato trasformato in un votificio in cui si prendono decisioni dannose per la città e vogliano mettere fine a questa pericolosa agonia.