L’ospite di questo martedì ha ricevuto riconoscimenti a livello nazionale e internazionale e ha partecipato a festival importanti. La fotografia è per lui un istinto incontrollabile, un movimento naturale che mira soltanto a raccogliere immagini del mondo, secondo il proprio punto d’osservazione.
È Matteo Zannoni, come molti nato nell’era analogica e poi approdato al digitale, ma non per questo dimenticando quelle che sente come radici proprie, oltre che dei suoi scatti. Attualmente fotografa con una macchina stenopeica che si è costruito da solo: “è facile realizzarne una – racconta – e lo si può fare con materiali di recupero”.
Ma per chi non conosce questa ‘speciale fotocamera’, di che si tratta?
Di una macchina che al posto del tradizionale obiettivo con lenti ne ha uno ‘fatto d’aria’, ossia un semplice foro. Questa particolarità del mezzo, insieme alla semplicità della tecnica, incuriosisce e suscita simpatia. E non è solo questo. Matteo crede che questo genere si addica più di tutti a una fotografia intesa come espressione: che sia d’arte, stato d’animo, divertimento. Per questo, dice, accoglie finalità artistiche e culturali, educative e sociali, che in esso possono incontrarsi e trovare un proprio originale sviluppo.
Ma, come sempre, la cosa migliore da fare è incontrarlo: spiegherà tutto meglio e soprattutto mostrerà questo peculiare ‘sguardo’, questo strumento poco noto ma nobile per guardarsi intorno.
Dove: Lunicafoto – ExpoLab Marello
in vicolo del Marello,
Ponte Alcide De Gasperi,
54027 Pontremoli (MS)