GAIA S.p.A., società responsabile del servizio idrico per le provincie di Massa-Carrara, Lucca e Pistoia, è entrata in questi ultimi giorni nel mirino della stampa locale a causa di inspiegabili rincari presenti nelle bollette dei fruitori. Ad una prima occhiata il contenuto della lettera d’imposta sembra lineare e privo di anormalità, ma se si osserva attentamente pagina quattro si potrà leggere una breve postilla dal titolo Deliberazioni AEEGSI 16 Gennaio 2013 6/2013/R/com e 529/2013/R/com il cui contenuto, in parole povere, spiega come sia stato applicato dal 01/01/2013 un aumento di 0,40 centesimi di euro al metro cubo per favorire le agevolazioni tariffarie destinate alle popolazioni colpite dal sisma del 20/05/2012. Si deve fare un piccolo passo indietro e spiegare che AEEGSI non è altro che l’acronimo di “Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico” ovvero quel determinato ente amministrativo indipendente deputato a garantire l’efficacia e la corretta diffusione di tali servizi pubblici, tutelando in primis i consumatori. Quest’ultimo è il responsabile diretto della sopracitata delibera 6/2013/R/com, che viene dunque applicata regolarmente da Gaia come azienda appaltatrice, con il compito di salvaguardare e regolare la distribuzione delle acque nelle case degli abitanti dell’alta Toscana. Fino qui nulla di strano, ma se si pensa che mediamente una famiglia, composta dalle tre alle quattro persone, consuma annualmente all’incirca 200 metri cubi d’acqua si fa presto a calcolare un aumento di ben 80 euro in più sulla famigerata bolletta. Come se non bastasse al rincaro si aggiunge la beffa per tutti coloro che risiedono in Lunigiana, località della provincia di Massa-Carrara, che, nonostante siano a loro volta vittime del terremoto del 21/06/2013, si trovano costretti a pagare l’aumento di tale onere. Indignati, sconcertati ed offesi i lunigianesi si trovano a fare i conti ancora una volta con la pesante etichetta di Terremoto di serie B, che ha declassato fin dal principio l’evento sismico, spegnendo in breve tempo i riflettori sulla zona disastrata ed impoverita ulteriormente dal drammatico evento.
Lo zoppo che aiuta il claudicante: terremotati lunigianesi tassati per i danni del sisma emiliano
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