La campanella dell’anno scolastico 2016/2017 è suonata pochi giorni fa nel comune di Fivizzano accompagnata dalle proteste dei consiglieri di minoranza Giovanna Gia, Alessandro Domenichelli e Matteo Pinelli, che in una lettera aperta segnalano i numerosi disagi, relativi ad alcune strutture adibite ad uso educativo, persistenti nel territorio amministrativo“Anno scolastico nuovo, soliti vecchi problemi” scrivono i rappresentanti della Lista Civica ‘Cambiamo Adesso’ e proseguono “E iniziato un altro anno scolastico allinsegna del niente di nuovo,che, per Fivizzano, significa il perpetuarsi di situazioni di sofferenza e di disagio sparsi nei vari plessi e paesi. L’edilizia scolastica è allo stallo e, così, gli studenti dellIstituto Agrario sono ancora alloggiati nei container a Fivizzano, mentre i bambini delle Scuole Materne di Monzone sono avviati a battere ogni record di permanenza in simili strutture a Gragnola. Le Scuole Medie della Valle del Lucido continuano ad avere la sede, non certo la più idonea, presso le vecchie Materne di Gassano e gli alunni sono costretti a girovagare per il territorio comunale ed extracomunale per inseguire palestre, aule informatiche, laboratori musicali. Da alcuni anni,poi, quelle di Soliera sono ospitate inopportunamente a Fivizzano. Speriamo, almeno, che questo sia il settembre buono per lavvio dei lavori alle scuole di Monzone, sulla cui progettazione attuale, come sui lasciti dei lavori di quella precedente, cè chi nutre qualche dubbio anche in relazione a sprechi di risorse. Questo stato di cose ( e si potrebbe continuare accennando al convitto dellAgrario, ai corsi serali del Professionale, alle incertezze e ai dinieghi nel servizio dei trasporti, agli orari e alle alte tariffe per trasporti e mensa , senza alcuna agevolazione per le famiglie numerose, e, ancor di più, allasilo nido, prima dimenticato, ora trascurato, pur essendo interessato da nuove richieste, quindi nuove esigenze…) non è senza conseguenze dannose per il nostro Comune, se si pensa che è in atto un preoccupante esodo di alunni verso altri Comuni, come Licciana e Casola, comune, questultimo, col quale non si può fare a meno di aprire un dialogo. Ma anche allinterno del Comune vige, proprio per quei motivi, una sorta di libera iscrizione dei ragazzi nei vari plessi, col risultato che alcuni sono superaffollati, mentre altri perdono sezioni, impoverendosi di mezzi e di personale. Alcune famiglie stanno, addirittura, pensando di trasferirsi fuori Comune. Non si può fare a meno” concludono “pertanto, di rilevare , nellAmministrazione comunale di Paolo Grassi, una colpevole mancanza di programmazione in tutti i settori scolastici, ma, ancor peggio, un preoccupante disinteresse per la Scuola, che, al contrario, dovrebbe essere al centro della vita amministrativa, dipendendo da essa la sopravvivenza della nostra comunità”.
(immagine di repertorio)