Il Governo Renzi ha cercato in tutti i modi di boicottarlo, negandone l’accorpamento con il voto delle Amministrative causando così un esborso supplementare di oltre 360 milioni di euro. Di cosa stiamo parlando? Del referendum contro le trivellazioni, in cui si chiede di cancellare la norma che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo. Come Lega Nord, la nostra indicazione di voto è per il “SI”. Perché? Se vincesse questo fronte, cosa accadrebbe? Semplice : le attività petrolifere andrebbero progressivamente a cessare senza perdita di alcun posto di lavoro, in quanto le trivellazioni continuerebbero fino alla scadenza del contratto stipulato; si tutelerebbero i mari italiani, in quanto la ricerca e l’estrazione di idrocarburi comporta un notevole impatto sulla vita marina; si andrebbero a scongiurare eventuali disastri naturali causati da incidenti durante l’estrazione o il trasporto del petrolio che comporterebbe danni incalcolabili sull’ambiente con gravissime ripercussioni sull’economia turistica e della pesca (attività, queste, tra le più importanti per la ricchezza del nostro Paese). Dobbiamo inoltre ricordare che con le concessioni, lo Stato dà la possibilità a società private, per lo più straniere, di sfruttare i giacimenti esistenti; in questo modo, tali società divengono proprietarie di ciò che viene estratto e possono disporne come meglio credono: portarlo via o rivendercelo. Infatti, esse sono tenute a versare allo Stato solo il 7% del valore della quantità di petrolio estratto o il 10% del valore della quantità di gas estratto. Inoltre, non tutta la quantità di petrolio e gas estratto è soggetta a royalty. In ultima analisi, il referendum chiede di abolire una norma statale che, prevedendo una durata a tempo indeterminato delle concessioni, viola le regole sulla libera concorrenza entrando così in contrasto con il diritto dell’Unione Europea. In sostanza, queste sono le nostre motivazioni per la decisione di votare “SI” al referendum del 17 Aprile, le stesse motivazioni che il Governo cerca di nascondere a noi cittadini al fine di tutelare i propri interessi, che, come tutti abbiamo avuto modo di constatare, sembrerebbe essere l’unico pensiero nelle menti di Renzi e amici. Per tali motivi, ci troverete Sabato 9 a Carrara dalle 14 alle 18 presso Via Rinchiosa angolo Viale Vespucci e a Montignoso dalle 9 alle 18 presso il supermercato Ekom in Via Padreterno mentre Domenica 10 a Marina di Massa dalle 14 alle 18 presso Piazza Betti adiacente la banca Unicredit e a Montignoso dalle 10 alle 12.30 sul Viale Marina davanti al bar Gastone con dei gazebo informativi per rispondere ad ogni vostra domanda, sciogliere eventuali dubbi o semplicemente per un confronto su un tema così importante che non deve assolutamente passare in secondo piano, per il bene di noi tutti.
Lega Nord