Continuano gli incontri del Coordinamento Apuano formato dai rappresentanti delle maggiori associazioni ambientaliste nazionali e locali (C.A.I , Legambiente, Italia Nostra, WWF, Rete dei Comitati Toscani, Associazione Amici delle Alpi Apuane). Giovedi scorso, nella sede di Legambiente a Carrara, nel solito clima amichevole, costruttivo e pacato, con una partecipazione ampia, attenta e propositiva, si è dibattuto su vari temi attinenti la complessa “questione Apuane”, oramai di risonanza nazionale ed europea. Varie le riflessioni sui diversi piani di azione che il Coordinamento intende intraprendere, dalla collaborazione con il CEAG, gruppo di avvocati di Legambiente, organismo solido nazionale, in grado di valutare la dimensione legale dell’ecocidio che si sta perpetuando sulle Apuane, e di entrare nel merito anche di singole situazioni estrattive, come ad esempio quella della cava di Castelbaito Fratteta, sito privo di infrastrutture viarie che non permettono lo smaltimento dei detriti. La maggior parte delle attività’ estrattive, all’interno e fuori dall’area tutelata del Parco regionale delle Alpi Apuane, è autorizzata legalmente e questo innesca, inevitabilmente, un dibattito sul ruolo dell’attuale Parco, a maggior ragione, pensando agli annunciati tagli per l’anno 2016 nel trasferimento di fondi dalla Regione Toscana. Un Parco regionale, diventato Geoparco Unesco, con all’interno numerosi siti estrattivi, non permessi dalla legge nazionale sulle aree naturali protette e sui Parchi, in evidente stress economico e con un’azione prevalentemente dirottata sull’autorizzazione dei piani di coltivazione delle cave, induce a prospettare nuove soluzioni organizzative e di governance. A tal proposito il Coordinamento intende organizzare , nei primi mesi dell’anno prossimo, un evento di grande spessore , un momento di riflessione e di valutazione in loco del grande disastro apuano, con l’ausilio di personalità culturali e scientifiche di rilievo nazionale, dove il tema principale sarà’ proprio quello del Parco regionale delle Alpi Apuane, organismo contraddittorio e anomalo nel panorama dei parchi non solo italiano, ma mondiale. Il Coordinamento lavorerà’ a questo evento con lo stesso spirito costruttivo che ha permesso negli ultimi tempi di conseguire vittorie significative nella tutela delle Apuane: dalla battaglia dei frantoi mobili sul quale il Parco ha fatto marcia indietro, al finanziamento del progetto di riconversione economica del Pizzo d’Uccello, da parte del FAI nell’ambito dell’ultima campagna dei Luoghi del cuore, alla realizzazione dell’Ecomuseo delle Alpi Apuane il cui progetto è volto alla realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità, nell’ambito di patti di comunità che uniscono i vari comuni montani, per stimolare lo sviluppo culturale, economico e sociale, attualizzando le tradizioni popolari e arricchendo le identità locali.
ITALIA NOSTRA
per il Presidente
Rosalba Lepore.