E’ uscita la classifica sulla spesa investimenti 2015 dei capoluoghi di provincia italiani: il Comune di Massa, per crescita, è al 15° posto su 110.
I dati, pubblicati lunedì scorso da “Il Sole 24 ore”, fotografano la situazione di un paese dove nel 2015 è proseguita una contrazione generalizzata della spesa corrente (la famosa spending review) e contestuale ripresa degli investimenti con aumento significativo dei pagamenti alle piccole imprese. Un dato importante perché negli ultimi anni, a causa del patto di stabilità, il rallentamento dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni aveva messo in ginocchio molte piccole e medie aziende che dello stato e dei comuni sono fornitori e partner nella realizzazione delle infrastrutture.
Il nostro ente è stato, più di altri, in grado di cogliere tutte le opportunità che hanno consentito di effettuare pagamenti per oltre 17 milioni di euro, registrando un aumento del 72% sui pur rilevanti pagamenti del 2014. Tra i comuni toscani la crescita, anno su anno, è la terza migliore dopo Grosseto e Lucca.
Questo è stato possibile grazie ad una serie di fattori tra i quali una grande determinazione nel portare a termine, in tempi rapidi, gli investimenti, la capacità di diventare attuatori di interventi di competenza di altri soggetti (es. Provincia) e la prontezza a cogliere ben 5,1 milioni di euro di spazio di patto concesso dalla Regione Toscana. Quest’ultima azione, in particolare, è stato uno degli elementi chiave per raggiungere l’obiettivo visto che il nostro ente è stato quello che ha approfittato maggiormente di questa possibilità.
In concreto significa che il Comune ha messo in circolo 17.5 milioni di euro che sono andati alle aziende del territorio, accorciando i tempi di attesa e dando liquidità ad un sistema che dopo la grande crisi finanziaria degli anni scorsi fatica a cogliere pienamente la ripresa.
Sul fronte della spesa corrente la riduzione è stata percentualmente limitata per due ordini di ragioni principali: da un lato il grande lavoro svolto già nel bilancio 2014, dall’altro perché nel 2015 c’è stato un aumento di alcuni costi (vedi acqua) che in passato non erano spesati dalla fiscalità locale.
E’ significativo ricordare però come, nel settore dei costi intermedi, il comune di Massa, tra riduzione del costo dell’indebitamento (3 milioni) e dei servizi come elettricità, telefonia, gas, locazioni e assicurazioni (oltre 1 milione), abbia raggiunto risultati molto positivi che sono riusciti almeno parzialmente a contenere gli effetti dei tagli imposti dal fiscal compact senza pregiudicare i servizi alla cittadinanza.
Investimenti: Massa al quindicesimo posto su classifica nazionale
Previous ArticleAl Guglielmi in scena Cin Cin Là
Next Article La Regione dice “NO” all’Omnicomprensivo