Ancora un’intervista di Quotidiano Apuano in vista dell prossime regionali. Oggi ascoltiamo Emanuela Busetto, della lista Fratelli d’Italia.
Quali sono i punti chiave della sua campagna elettorale?
Il programma elettorale ” Risvegliati Toscana” è concentrato in 12 punti più gli aggiuntivi per la costa e la montagna. Il nostro campo di battaglia è prima i toscani per l’accesso alle case popolari ed i servizi. Già mesi fa i nostri consiglieri regionali hanno presentato, su iniziativa popolare, una proposta di modifica alla legge del 96, prospettando che almeno l 80% dell’edilizia pubblica sia destinata ai residenti prima che a rom ed immigrati irregolari. Ho presenziato diversi banchetti di raccolta firme nei comuni di Pontremoli, Villafranca, Fivizzano ed Aulla, durante i mercati settimanali, per sensibilizzare l’opinione pubblica. Un chiaro e netto no all’immigrazione clandestina ed al business che ruota attorno ad essa creato da cooperative rosse e associazioni di sinistra. Bocciato il piano SPRAR che utilizza fondi del ministero degli interni e degli enti locali per le politiche di prima accoglienza. La nostra provincia, fortemente colpita dalla dura crisi economica con un tasso di disoccupazione giovanile che supera il 60% non può più ospitare, non per cattiva volontà, ma perchè impossibilitata Altro tema forte che ci danneggia seriamente è la sanità. Un buco ASL di 500 milioni di euro di cui la metà solo nella nostra provincia per la ASL n 1 è una penalizzazione. Chiediamo a gran voce giustizia attraverso l’individuazione delle responsabilità penali e politiche Ad oggi sappiamo che risulta indagato il ri-candidato del PD Enrico Rossi a lui ed alla sua giunta dobbiamo le lunghe lista d’attesa per visite specialistiche, 10 euro di aumento tiket, sulla digitalizzazione ma soprattutto due ospedali in depotenziamento Pontremoli relegato ad ospedale di zona privo di un punto nascite e Fivizzano, uno dei migliori sanatori costretto a semplice polo riabilitativo Occorrei più tutela e potenziamento delle strutture sanitarie periferiche il nostro territorio è vasto e ricco di frazioni montane di non facile raggiungimento. Basta con i primari di scelta politica, il merito deve fare la differenza. Chiusura della Società della Salute. Macchina ingombrante, costosa e non fruttifera. La provincia e i comuni lunigianesi hanno una spesa pubblica improduttiva elevatissima. lo spreco del nostro denaro in opere di non priva utilità è all’ordine del giorno. Scelte amministrative locali sbagliate, e poco o niente controllo da parte degli organi regionali competenti sono un sopruso ai danni dei contribuenti. I corsi di formazione portano lavoro solo ai formatori pretendiamo che i soldi pubblici vengano utilizzati per incoraggiare e sostenere le medie e piccole imprese, l’artigianato e l’agricoltura, con progetti basati su nuova occupazione aggiuntiva
Diversi disastri ambientali hanno investito il territorio toscano, in particolare la provincia di Massa-Carrara, dimostrando una scarsa preparazione ad affrontare tali situazioni da parte delle strutture architettonico-ambientali di questa determinata zona. Nel suo programma elettorale c’è un piano di risoluzione per affrontare questi deficit di sicurezza?
La nostra provincia ha subito un disastro ambientale nell’ alluvione del 2011 e a distanza di ben 5 anni, nonostante le varie promesse conviviamo ancora con disagi alcuni anche seriamente preoccupanti, penso alla frazione di Aulla, Stadano come al comune di Mulazzo e al loro collegamento. Il muro sul carriona è l’ennesima bufala che solo per caso fortuito, non si è trasformato in tragedia: costruito con al suo interno il polistirolo è caduto al primo soffio di vento. Potrei citare una miriade di esempi, ma rimango attonita difronte a dichiarazioni di esponenti del PD.che si presentano sul nostro territorio annunciando soldi a pioggia eppure sono le stesse persone che erano al governo regionale durante la catastrofe e che dopo 5 anni di inattività oggi propongono miracoli. Se questi fondi c erano era giusto stanziarli prima, gli anni trascorsi sono parecchi, diversamente si tratta d’impegno di spesa in fase di campagna regionale e la cui fiducia deve essere posta solo a termine lavori. E’ necessaria l’istituzione di un fondo regionale per la messa in sicurezza del territorio con interventi straordinari per la pulizia dei corsi d’acqua, territorio monitorato nelle zone di criticità : movimenti franosi e verifica argini
Si è parlato molto, in quest’ultimo periodo, di alcune anomalie riguardanti Gaia S.p.A. come la presenza in bolletta di un onere scaturito dalle agevolazioni concesse alle popolazioni emiliane colpite dal terremoto del 2012, ma che a sua volta viene pagato da coloro che si trovano in situazioni di disagio causate dal sisma del 2013. Ad aggiungersi a questa polemica, va anche la presenza di alcuni debiti contratti con gli enti amministrativi comunali, che risultano parzialmente saldati o addirittura in sospeso. Lei come si pone riguardo a questa vicenda? Pensa che, nel caso fosse eletto consigliere regionale, prenderebbe dei provvedimenti chiarificatori a riguardo?
GAIA spa una società anomala di fatto privata che si pone sul mercato come unico gestore idrico, in realtà gestita dai sindaci aderenti che ne deliberano gli aumenti bollettari e di capitale sociale. Il nostro programma ne prevede l’uscita e l’affidamento del servizio ad un soggetto pubblico su base provinciale. La sua natura impropria, e la mancanza di libera scelta in un libero mercato , mal gestita dai soci membri mette in risalto le qualità scadenti e labili dell’ente. Qualche giorno fa a Massa abbiamo costituito un gazebo di raccolta firme. Un gesto, che data l’ampia partecipazione, ha sottolineato ancora una volta che c’è consapevolezza della mal gestione. le ultime bollette che la società ha recapitato agli utenti erano maggiorate dalle partite pregresse. Partite che non sono a fronte di servizi aggiuntivo ma solo di riparo ad un defic di mancato fatturato attribuito ai clienti. GAIA è evidentemente inconsapevole oppure finge di non sapere che ad oggi ci sono frazioni che in estate soffrono la criticità idrica, che i depuratori sono per lo più mal funzionanti e lo stesso dicasi per le fognature. Tubazioni scoperte, acqua non potabile è invece ciò che il cittadino imputa alla partecipata. L’acqua è una risorsa pubblica e così pure il suo servizio non sono merce per il miglior offerente.