La sezione di Massa dell’Associazione Mazziniana Italiana “Giordano Bondielli”, riunitasi il 26 ottobre, esprime preoccupazione per l’intesa tra il MIUR e la Regione Veneto siglata lo scorso 16 ottobre in base alla quale saranno sviluppate le competenze «degli alunni in materia di storia e cultura del Veneto», insegnate da professori preparati ad hoc sulla base di programmi predisposti dallo stesso Ministero.
Si tratta di un provvedimento, spiegano i mazziniani, che contribuisce alla disgregazione di un sistema scolastico già in enorme difficoltà e favorisce le spinte secessionistiche. Il ministro Bussetti ha affermato infatti che «l’identità del luogo dove si vive è il fondamento della cittadinanza culturale», mettendo in discussione il modello di istruzione unitario, laico e democratico.
Una volta c’erano le mura cittadine a dividere le persone, oggi le barriere culturali tra le diverse regioni e città si creano riducendo il mondo ad un microcosmo. L’intesa, passata in sordina di fronte alle “emergenze” sulle quali le televisioni e i social bombardano quotidianamente il paese, è assolutamente deleteria perché, assieme ai referundum sull’autonomia, apre le porte alla frantumazione del paese ed alla ulteriore marginalizzazione del Sud.
Per questa ragione i mazziniani di Massa si impegnano a sollecitare l’intervento della Direzione Nazionale in materia e a parlare di questo tema alla prossima Assemblea Nazionale degli Iscritti dell’Associazione Mazziniana Italiana che si svolgerà il 30 novembre ed il 1 e 2 dicembre prossimi a Genova. In un momento così delicato per il futuro della democrazia e dell’Europa, non c’è battaglia più mazziniana che quella per l’istruzione.